Il 42% delle aziende italiane prevede di tornare ai livelli di fatturato pre-Covid entro un anno
Angelo Padovani (Experian): intelligenza artificiale e nuove tecnologie sono le chiavi del successo. Le nostre imprese più pessimiste rispetto al resto dell'area EMEA
Anche se gli effetti della pandemia di Coronavirus continuano a farsi sentire, il 42% delle aziende italiane prevede di tornare a livelli di ricavi e profitti pre-pandemia entro i prossimi 12 mesi, secondo una ricerca Forrester promossa da Experian. Se si estende l'orizzonte temporale ai prossimi 18 mesi, la percentuale di aziende che prevede di poter recuperare la propria posizione economica sale al 68%.
Si tratta di un dato tendenzialmente positivo, che resta però inferiore rispetto alla media registrata in area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), in cui il 56% delle aziende prevede una ripresa completa entro 12 mesi, addirittura oltre l'80% entro 18 mesi.
Se l'ottimismo e la resilienza sono sicuramente indicatori positivi, la pandemia ha evidenziato notevoli lacune nei processi di digitalizzazione di molte aziende, e di conseguenza nella capacità di offrire ai clienti percorsi digitali efficaci. Nonostante gli investimenti effettuati in passato, molti decision maker ammettono che l'efficacia dei processi di digital onboarding non sia migliorata a sufficienza negli ultimi due anni e soprattutto che non sta tenendo il passo con le crescenti aspettative dei consumatori.
La netta maggioranza delle aziende intervistate in Italia (85%, rispetto al 77% EMEA) sta ora considerando come obiettivo prioritario quello di migliorare l'esperienza della propria clientela. Per questo motivo, i budget stanziati per l'implementazione di tecniche di advanced analytics mirate all'analisi della propria clientela sono stati aumentati, o almeno completamente confermati, nell'80% dei casi, con un dato in linea con quello rilevato in EMEA.
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