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11/10/2017

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Cresce il numero degli espositori esteri nelle fiere italiane

Secondo i dati dell'AEFI è positivo il secondo trimestre 2017. Migliora anche l'andamento del fatturato. Più prudenti le previsioni per il terzo trimestre

Un cauto ottimismo è quello che traspare dalla trentatreesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall'Osservatorio congiunturale di - AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane) per il periodo aprile-giugno 2017. L'Osservatorio conferma l'andamento del primo trimestre dell'anno. Il quadro complessivo è positivo, anche se il trend di crescita è più contenuto.
L'indagine qualitativa - che ha coinvolto 28 poli fieristici italiani associati AEFI - mostra, attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all'analisi, una crescita per quanto riguarda tutti gli indicatori considerati. Il trend favorevole si riflette anche in un saldo positivo per quanto concerne l'andamento del fatturato, sia rispetto al trimestre precedente che al corrispondente trimestre dell'anno precedente. Continua a crescere il numero di manifestazioni. Il saldo pari al +14% è leggermente più contenuto sia rispetto al primo trimestre dell'anno che se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno (+20%).


Costante la crescita del numero degli espositori: per il 50% dei 28 associati che hanno partecipato all'indagine il trimestre in esame ha segnato un aumento; il 25% ha registrato stazionarietà e un altro 25% contrazione. Il saldo del +25% - risultato della differenza tra coloro che prevedono un aumento e coloro che prevedono una diminuzione - conferma l'andamento positivo del trimestre precedente e migliora rispetto al secondo trimestre 2016, quando il saldo era +12%.
Analizzando lo spaccato della provenienza degli espositori, emerge un maggior incremento degli europei, con un saldo del +36%, seguiti dagli stranieri extra EU (saldo + 32%). Meno dinamici gli italiani con un saldo del +11%. Il trend di manifestazioni ed espositori si riflette anche sulla superficie occupata: il 42,84% dei partecipanti all'analisi ha registrato un incremento. Il saldo, pari al +14%, è in linea con fine giugno quando si attestava a +12%. Il maggiore contributo alla superficie complessiva occupata proviene dagli espositori stranieri, in particolare dagli europei, con un saldo del +39%, seguiti dagli extra UE con un saldo del +32%.

Le aree occupate dagli espositori italiani registrano invece un saldo del +21%. Positivi anche i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 50% degli intervistati, invariato per il 18% e diminuito per il 32%. Il saldo pari al +18%, al netto della componente stazionaria, è allineato al dato del primo trimestre 2017 ma dimezzato se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno (saldo +36%).
In merito alla provenienza, i risultati evidenziano una maggiore dinamicità dei visitatori provenienti dai Paesi extra UE, con un saldo del +29%, seguiti dagli europei (saldo +25%) e dagli italiani (saldo +14%). Particolarmente significativo l'andamento del fatturato: in crescita per il 60,83% dei quartieri che hanno partecipato all'indagine e in contrazione per il 25%. Il saldo pari al +36% indica un miglioramento sia rispetto al primo trimestre 2017 (saldo +24%) che se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno (saldo +20%).
Positive, seppur prudenti, le previsioni per il terzo trimestre per la maggior parte degli associati coinvolti nell'analisi per tutti gli indicatori considerati: numero di manifestazioni, di espositori, di visitatori e superficie occupata.



Ma passiamo a livello europeo e vediamo i dati del 2016. Secondo i dati dell'Euro Fair Statistics, il volume che UFI-The Global Association of the Exhibition Industry pubblica ogni anno con i dati registrati dalle manifestazioni fieristiche europee, complessivamente le manifestazioni europee prese in esame hanno registrato circa 724.488 espositori e 71,6 milioni di visitatori, occupando circa 27,4 milioni di metri quadrati (in aumento dell'11% rispetto al 2015). Dal rapporto emerge inoltre che il 38% degli eventi esaminati è stato rivolto ai visitatori professionali, il 30% al pubblico e il 32% ad entrambi i target.
L'edizione di quest'anno riporta i dati certificati di 2.590 manifestazioni internazionali che nel 2016 si sono tenute in 25 Paesi europei: oltre all'Italia, anche Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Moldavia, Montenegro, Olanda, Principato di Monaco, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Svezia, Turchia, Ucraina e Ungheria.


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