World pass: la rete degli sportelli per l’internazionalizzazione
Monti (ICE): La parola d’ordine è fare sistema, per far crescere il numero delle PMI esportatrici. Più di 70mila le potenziali “matricole”
Solo il 3,5% delle imprese italiane, pari a 212mila unità, opera anche all’estero in maniera più o meno stabile, mentre, secondo le stime di Unioncamere, sarebbero oltre 70mila quelle che hanno le carte in regola per varcare i confini nazionali ma ancora non si sono decise a farlo.
Ciò nonostante il fatturato globale del sistema produttivo italiano – anche in un 2012 di crisi – è stato rilevante. Se le 70mila “matricole” avessero la possibilità di affacciarsi sui mercati internazionali il beneficio per l’economia nazionale sarebbe certamente importante.

Soprattutto a loro, ma non solo, è destinata la nuova rete degli Sportelli per l’internazionalizzazione costituiti presso tutte le Camere di commercio.
Gli sportelli rappresentano l’attuazione dell’input, giunto dalla Cabina di regia costituita dal Governo e dai recenti provvedimenti normativi, di attuare una strategia comune di tutti i soggetti coinvolti nelle politiche di supporto all’internazionalizzazione delle imprese. Alle Camere di commercio, quindi, spetta il compito, in sinergia con le altre istituzioni competenti, di realizzare il punto di contatto primario sul territorio, mettendo a disposizione servizi per l’insediamento e la crescita delle Pmi all’estero, dando vita ad un servizio con caratteristiche omogenee e comuni su tutti i territori.
"Siamo lieti di aver partecipato a questa iniziativa che consente di rafforzare il presidio sul territorio per le aziende che vogliono internazionalizzarsi – ha sottolineato il Presidente dell’Agenzia ICE, Riccardo Monti - e sarà senz\'altro di grande utilità per gli operatori potersi avvalere della estesa piattaforma informatica dell\'Agenzia ICE".