Prospettive positive per il mercato azionario a livello globale
Carcaterra (ANIMA): Riteniamo che i mercati finanziari stiano anticipando il fatto che un migliore contesto finanziario, con una maggiore propensione delle banche ad impiegare i fondi, si possa gradualmente trasferire all’economia reale
Un altro anno sotto il segno dell’azionario.
Se il 2012, nonostante l’aggravarsi della crisi del debito sovrano, si è poi dimostrato eccezionale per quanto riguarda le performance realizzate da tutte le borse principali, il 2013 si preannuncia ancora positivo per i listini a livello globale.
Complice la ripresa della crescita attesa già nella prima metà dell’anno.

Dopo un periodo di rallentamento, durato circa 12-18 mesi, infatti, si sta assistendo ad una certa accelerazione che, a nostro avviso, dovrebbe favorire da parte degli investitori l’avvio dello spostamento di capitali dal reddito fisso verso il comparto azionario, al termine di un trentennio eccezionale per il primo.
Il significativo apprezzamento delle asset class ritenute più rischiose, azioni e titoli di stato dei paesi più deboli dell’Eurozona, deriva da una certa stabilizzazione della situazione finanziaria e da una maggiore fiducia degli investitori sulla capacità delle istituzioni di preservare la stabilità dell’Eurozona.
Ciò ha determinato un afflusso di capitali verso l’area Euro, di cui hanno soprattutto beneficiato le asset class più colpite dalla forte avversione al rischio che aveva contraddistinto buona parte del 2012.

Viceversa, le asset class molto poco redditizie, ma che avevano mantenuto le caratteristiche di “bene rifugio”, come i titoli di stato delle economie più virtuose (per esempio, la Germania), stanno gradualmente perdendo appeal.
Riteniamo, pertanto, che i mercati finanziari stiano anticipando il fatto che un migliore contesto finanziario, attraverso una maggiore propensione delle banche ad impiegare i fondi, si possa gradualmente trasferire all’economia reale, come tra l’altro si augura il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che ha di recente parlato di auspicabile “contagio positivo”.