I comuni italiani che hanno adottato l’illuminazione a LED
Brambilla (Philips): Prestiamo molta attenzione ai temi ecologici, ai costi e alle Smart Cities. Entro il 2015 si prevede che questa tecnologia arrivi a coprire una quota di mercato pari al 50%
Quello delle città intelligenti o Smart Cities è un argomento articolato. Di certo, il passaggio più semplice e percepibile passa attraverso una migliore gestione dell\'illuminazione pubblica. "La tecnologia LED, se utilizzata nel suo profilo più alto, può portare benefici concreti in termini economici, ma anche di gestione e di qualità” ha dichiarato a BusinessCommunity.it Roberto Brambilla, Sales Manager di Philips. “L’illuminazione a LED può generare un risparmio energetico dell’85% rispetto alle soluzioni tradizionali e può quindi offrire una soluzione immediata ai problemi energetici. In tempo di crisi non è poca cosa, se consideriamo che questa voce è oggi responsabile del consumo del 19% dell’elettricità utilizzata nel mondo e del 6% delle emissioni di gas serra. Noi siamo un operatore importante in questo mercato, con un portafoglio estremamente variegato e, investendo il 7% degli introiti in ricerca e sviluppo, riusciamo a creare soluzioni all\'avanguardia e al tempo stesso ritagliate sulle esigenze dei clienti".

Gestione dell\'illuminazione non significa solo avere i pali della luce, ma gestire e manutenere le linee. "In questo contesto di stretta creditizia, è difficile che la PA possa pianificare sistemi articolati, a meno che non comprenda i benefici di un investimento di questo tipo”, ha proseguito Brambilla. “La strada ecologica è tracciata e tutte le amministrazioni sono sensibili all\'argomento, ma il mercato è complesso. Infatti, c\'è molta frammentazione all\'interno del lightning, con molti studi di progettazione, e quindi una filiera lunga. Il cambiamento avviene solo se si vuole cambiare questo mercato, perché fino ad oggi il driver è stato solo il prezzo, non il servizio. L’illuminazione a LED è una tecnologia a lunga durata che richiede bassi interventi di manutenzione: il tasso di guasti di prodotti a LED è infatti dell’1% ogni 6.000 ore di utilizzo, contro il 10% delle fonti di illuminazione tradizionali. Inoltre, la durata della vita dei LED va dalle 50.000 alle 100.000 ore e consente quindi un veloce ritorno dell’investimento iniziale, attraverso il risparmio energetico garantito e la durata nel tempo. C\'è un altro aspetto da tenere in considerazione: i cittadini preferiscono l’illuminazione a LED per la qualità della luce, ma anche per le condizioni di maggior sicurezza e la miglior visibilità che garantisce".
Si tratta di aspetti interessanti, e molte PA italiane si sono già mosse in questa direzione e Firenze, Roma e Catania rappresentano già degli esempi concreti. Oppure il Comune di Sulbiate (provincia di Monza e Brianza), che ha avviato un progetto pilota d’illuminazione con telecontrollo, che coniuga il risparmio energetico degli apparecchi LED con l’innovativa piattaforma di telecontrollo CityTouch, basata su cloud computing."Philips sta cambiando pelle - ha concluso Brambilla - passando dalla semplice realizzazione dei progetti, a diventare un vero e proprio solution provider che si prende cura del progetto, dell\'installazione e della manutenzione, ma anche della gestione delle stazioni di controllo. Philips sta giudando la rivoluzione dei LED grazie alle tecnologie di cui dispone e alla vision sostenibile di un futuro a minor impatto ambientale. Un comparto industriale rimasto per anni uguale a se stesso che oggi vive una profonda trasformazione, che porterà dei cambiamenti al tessuto urbano. Entro il 2015, si prevede infatti che i LED arrivino a coprire una quota di mercato pari al 50%".