Il ritorno alla crescita di Eurolandia sostiene l’economia globale
Herrmann (Credit Suisse): L’inasprimento delle condizioni finanziarie per via dei deflussi di capitale rappresenta un rischio per la crescita sui mercati emergenti e limita l’accelerazione globale
Le indagini commerciali nelle economie avanzate sono migliorate ulteriormente negli ultimi mesi e sono ora in linea con una crescita più solida per il resto dell’anno.
Per via della modesta pressione dei prezzi delle commodity e di un periodo di ristagno ancora sostanziale sui mercati del lavoro, con ogni probabilità l’inflazione resterà abbastanza bassa.
Ciò dovrebbe consentire alle principali banche centrali di continuare a sostenere la crescita con tassi d’interesse prossimi allo zero, almeno per un altro anno.

Ciò vale anche per la Fed, anche se inizia a ridurre gli acquisti di asset.
Fine della recessione in Europa
Le stime sul PIL per il secondo trimestre confermano attualmente ciò che è stato già indicato dalle indagini commerciali – Eurolandia è formalmente uscita dalla recessione.
Verosimilmente parte della solidità è temporanea e permangono molte sfide, ma prevediamo che proseguirà una crescita moderata nei prossimi trimestri.
Persino una stabilizzazione sarebbe già positiva, dopo che, per circa un anno e mezzo, l’indebolimento della domanda in Eurolandia è stato un significativo fardello per la crescita globale.
Con ogni probabilità la Fed avvierà il ridimensionamento a settembre
A conti fatti i dati USA sono stati migliori, seppur con degli elementi più deboli.
Le indagini commerciali sono migliorate e sono in linea con un rialzo della crescita nel 2H.
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