AIAF: e’ finalmente arrivata la ripresa
Accelerano sia gli ordinativi esteri che quelli interni; recuperano tutti gli indicatori di fiducia e l’indice PMI è di nuovo sopra quota 50 punti dopo 2 anni
Secondo l’Osservatorio AIAF (Associazione Italiana degli Analisti Finanziari) sui conti pubblici, gli indicatori che anticipano la dinamica dell’attività produttiva segnalano tutti una ripresa a partire dalla seconda metà del 2013.
L’importante indice PMI (Purchasing Manager Index) è tornato, per la prima volta dopo 2 anni, sopra quota 50 punti, livello spartiacque tra la contrazione e l’espansione dell’attività economica.
La stabilità del Governo è una condizione essenziale per evitare l’interruzione della ripresa.
Il fabbisogno di cassa del settore statale nei primi 7 mesi dell’anno è risultato in aumento rispetto al 2012, in parte per effetto dei pagamenti dei debiti da parte della Pubblica Amministrazione.

Il trend risulta in ogni caso in linea con gli obiettivi annuali.
La dinamica delle entrate tributarie resta caratterizzata da una crescita della componente relativa alle imposte dirette e da un calo di quella riguardante le imposte indirette, determinando al netto una sostanziale tenuta.
Il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica è legato alla necessità di copertura delle misure sull’IMU e sull’IVA, che dovranno essere preferibilmente trovate attraverso provvedimenti certi di contenimento della spesa.
La situazione macroeconomica
Nonostante i dati di contabilità nazionale del primo trimestre 2013 abbiano confermato una profonda recessione in Italia, l’intensità del calo dell’attività produttiva appare attenuarsi, soprattutto grazie a una minore contrazione della domanda interna privata.
Nonostante le esportazioni abbiano rallentato (-0,2% anno su anno, da +1,8% nel 4° trimestre 2012), i consumi privati hanno registrato un calo inferiore (-3,4% anno su anno, da -4,7% nell’ultimo trimestre 2012), seppur decisamente ancora elevato.

Tali dati si fermano, tuttavia, al primo trimestre dell’anno.
Le indicazioni più recenti segnalano, infatti, un ulteriore miglioramento delle condizioni economiche che lasciano prevedere una seconda metà dell’anno nella quale si potrà vedere concretamente un recupero dell’attività produttiva. Nonostante il rallentamento delle esportazioni nei dati di contabilità nazionale del primo trimestre 2013, gli ordinativi all’industria segnalano un’accelerazione della componente estera degli stessi nei mesi di aprile e di maggio, a fronte di un preliminare ma importante recupero anche della componente domestica.
Indicazioni incoraggianti vengono anche dalle indagini della Commissione Europea e dal sondaggio PMI del settore manifatturiero.
Entrambi puntano a un recupero di fiducia che appare, a questo punto, attendibile nel segnalare una ripresa nella seconda metà del 2013.
Le indicazioni favorevoli sono anticipate anche dagli indicatori anticipatori dell’attività produttiva da parte di Confindustria e dagli indicatori di fiducia dell’ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica).
Il fabbisogno di cassa e la dinamica delle entrate
L’andamento del fabbisogno di cassa nei primi 7 mesi del 2013 evidenzia un peggioramento rispetto al 2012, ma risulta sostanzialmente in linea con gli obiettivi, se si prendono in considerazione le componenti straordinarie che ne hanno influenzato la dinamica.
Il fabbisogno di cassa dei primi 7 mesi dell’anno è stato infatti di 50,6 miliardi di Euro, contro i 27,4 miliardi di Euro dei primi 7 mesi del 2012.