Perche' le imprese faticano ad affrontare e gestire la Digital Transformation
Mondani (Capgemini Italia): L\'alta dirigenza gioca un ruolo determinante e sebbene l\'esecuzione concreta resta complessa, c\'è solo una mossa davvero sbagliata: quella di non farne alcuna
La trasformazione digitale rappresenta per le aziende l\'opportunità di un cambiamento radicale offerto dalla convergenza di nuove tecnologie digitali quali social media, mobile, analytics e dispositivi embedded.
Da uno studio di Capgemini Consulting, in collaborazione con MIT Sloan Management Review, e dal titolo “Embracing Digital Technology: A New Strategic Imperative”, è emerso un forte divario.

Sebbene appaiano chiare ed evidenti le opportunità insite nel processo di Digital Transformation, non lo sono al contrario le modalità e la direzione da seguire per giungere all\'obiettivo.
Gli oltre 1.500 executive di 106 Paesi coinvolti nell\'indagine hanno affermato di avere ben chiari i vantaggi delle nuove tecnologie digitali.
Il 78% di essi ritiene che nel prossimo biennio la Digital Transformation giocherà un ruolo critico nelle rispettive aziende.
Dove la trasformazione digitale è una voce sempre presente nell\'agenda del management, l\'81% degli intervistati la reputa una soluzione in grado di fornire un forte vantaggio competitivo al business.
Nonostante tale livello di convincimento, i business leader faticano a tradurre l\'opportunità in una visione di cambiamento o in una roadmap di intervento.
Per il 63% degli intervistati la propria azienda adotta infatti un ritmo di evoluzione tecnologica troppo lento.

• Coinvolgere l\'azienda.
Priorità in competizione tra loro e mancanza di competenze digitali rappresentano le due principali sfide per la realizzazione.
• Allineare e correlare la leadership con la Digital Transformation.
Uno degli ostacoli più citati è la mancanza di urgenza, o l\'assenza di una situazione disastrosa.
Inoltre, solo il 36% dei dirigenti ha condiviso con i dipendenti una visione a supporto della Digital Transformation (ma di questo terzo che lo ha fatto, il 93% dei dipendenti risulta sostenerla con convinzione).