Il Gruppo Mediolanum esibisce i migliori risultati della sua storia. Grazie a due linee guida: diventare l’unica banca del cliente, ed essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico
In un momento come quello che stiamo vivendo non è facile per una banca operare e, al contempo, riuscire a coniugare aumento della raccolta e soddisfazione della clientela.
Eppure, Banca Mediolanum ha fatto registrare la miglior trimestrale di sempre nei primi mesi del 2013 e sembra avviata verso un anno ricco di soddisfazioni.
Proprio mentre le banche sembrano attraversare uno dei più difficili periodi della storia recente, e non solo in Italia.
Di questo scenario parliamo con Massimo Doris.
Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Mediolanum.
Come vede il contesto generale dell’economia e del settore bancario in particolare?
Le banche nel 2013 continueranno, a mio parere, a soffrire.
Parlo soprattutto delle banche italiane.
Questo perchè soffre l’economia, ci saranno aziende che purtroppo continueranno a chiudere, e questo si rifletterà sui crediti delle banche.

Continueranno quindi gli accantonamenti per crediti inesigibili o problematici.
Le banche, da una parte vedranno quindi crescere questo tipo di costi, e dall’altra per far risultato dovranno far crescere i ricavi e tagliare altri tipi di costi.
Sappiamo benissimo che il secondo problema, dopo quello dei crediti, è l’eccessivo numero di filiali e di personale.
Si parla di almeno 20mila esuberi nel settore, che non sono pochi.
Sappiamo altrettanto bene come in Italia sia difficile licenziare, con un mercato del lavoro abbastanza rigido, e questo crea un problema alle banche.
Come soluzione alternativa si parla di trasformare questi dipendenti in promotori finanziari e consulenti, per fare in modo che portino maggiori ricavi.
A parer mio, l’idea è corretta ma, naturalmente, una cosa è dirlo, altro è realizzarlo.
Perchè non è semplice che un dipendente - abituato ad aspettare il cliente in sede o in filiale, abituato a ricevere uno stipendio a fine mese - si trovi improvvisamente a guadagnare il suo nuovo stipendio o i suoi ricavi in un modo completamente diverso.
Le competenze tecniche magari si hanno; quelle commerciali non arrivano dall’oggi al domani e non tutti sono portati a questo tipo di attività .
Per cui è una sfida veramente importante quella che le banche hanno davanti.
Guardando all’economia in senso generale, osserviamo che il PIL mondiale continua a crescere.
La crisi è presente, ma è localizzata in Europa, e solo in certe zone.
Gli Stati Uniti continuano ad andare bene, e la FED ha rassicurato i mercati che continuerà col quantitative easing fino a che il tasso di disoccupazione non scenderà al di sotto di un certo livello.
Abbiamo poi visto che la decisione della Bank of Japan di fare altrettanto abbia portato una spinta nuova ai mercati.
C’è stato un grosso scivolone, si dice dovuto al dato delle PMI cinesi che hanno visto un rallentamento nella produzione e nelle esportazioni.
A parer mio, quello è stato un fattore scatenante, ma la borsa aveva corso tanto e probabilmente in questi casi si trova un motivo per realizzare e portare a casa i guadagni.
Non penso sia una correzione, ma staremo a vedere cosa accadrà in futuro.
Il Quantitative Easing sarà sufficiente per supportare l’economia mondiale?
A parer mio, da solo non sarà sufficiente.
Ha rassicurato i mercati e ha portato liquidità quando il sistema si era bloccato e nessuno si scambiava più denaro.
Allo stesso tempo, sono necessarie misure economiche da parte dei governi, e parlo soprattutto dell’Europa, per operare su liberalizzazioni, flessibilità , incentivi, taglio dei costi della Pubblica Amministrazione.
E qui non penso solo all’Italia, poichè sono alti in tutta Europa, anche se da noi di più.
Quindi sono necessarie altre manovre se si vuol sperare di uscire da questa crisi.
Alla luce della vostra recente trimestrale, appare chiaro che la situazione di Mediolanum è molto differente dagli altri player del mercato.
E’ la strategia ad essere vincente?
La nostra trimestrale è stata ottima: la seconda miglior trimestrale di sempre, dopo quella del primo trimestre dello scorso anno, ma che era stata influenzata da un evento straordinario, cioè il recupero del valore dei titoli di stato che la banca e la compagnia di assicurazioni avevano in portafoglio, che avevano visto un forte calo nel 2011 e un gran recupero nel primo trimestre 2012.
Quindi, se escludiamo questo trimestre particolare, con circa 95 milioni di ricavi dovuti al recupero, abbiamo raggiunto un risultato straordinario.