AI e sovranità digitale: la strategia italiana per competere in Europa
Lanza (SB Italia): le imprese italiane si stanno adeguando e puntano su sovranità digitale e sicurezza dei dati
Il percorso di trasformazione digitale delle aziende oggi vede l'intelligenza artificiale come protagonista. Per comprendere meglio come sta andando il mercato e come si stanno muovendo le imprese, abbiamo incontrato Pietro Lanza, Direttore Generale e Consigliere delegato di SB Italia.
L'intelligenza artificiale sta creando molti interrogativi nelle aziende: che sensazioni hai quando dialoghi con loro riguardo a questo tema?
Sicuramente c'è ancora una fase di curiosità e voglia di comprensione. Notiamo un'attenzione del top management, inclusi CEO e board, perché l'AI è un macro trend innegabile. Il primo tema è la comprensione: capire cos'è l'intelligenza artificiale, quali benefici concreti può offrire e come utilizzarla in modo pratico nelle singole aziende, partendo da sperimentazioni e definendo l'organizzazione necessaria per trarne il massimo.
SB Italia si occupa di tecnologia. Come state affrontando la velocità dell'innovazione e l'integrazione dell'AI nel vostro core business?
Cerchiamo di avere un approccio molto pratico. Oltre a divulgare una maggiore comprensione, andiamo a trovare ambiti di applicazione molto concreti. Ci occupiamo della digitalizzazione dei processi aziendali, quindi il punto di contatto più prossimo al nostro core business è come integrare l'AI in questa roadmap di trasformazione digitale delle imprese medio-grandi. Cerchiamo di dare applicazioni concrete, piuttosto che parlare di AI General Purpose, che a volte è lontana dall'applicazione immediata. Siamo per portare benefici anche piccoli, integrando l'AI nelle nostre piattaforme per renderla immediatamente utilizzabile dalle aziende.
L'AI è uno strumento di competizione: quali vantaggi competitivi state osservando nelle aziende che la adottano?
È una tecnologia che può portare vantaggi competitivi sia sulla top line, quindi sui ricavi, sui business model e sul go-to-market, sia sui processi interni, migliorando la bottom line, i costi e l'efficienza operativa. Ha un livello di interesse esteso all'interno delle aziende, non solo all'IT, ma anche a funzioni aziendali come HR, procurement, sales e marketing.
Ci sono anche preoccupazioni, soprattutto in Europa, riguardo alla regolamentazione, come influisce questo sull'adozione dell'AI?
C'è un po' di preoccupazione a causa dell'iper-regolamentazione nella nostra regione, rispetto a macro-regioni come Stati Uniti o Asia dove c'è più libertà di sperimentare. In Italia e in Europa dobbiamo fare i conti con framework più rigidi, come l'AI Act a livello europeo, che ha dettami e penalità importanti. Molte aziende vogliono capire i limiti e i rischi dell'AI, sia dal punto di vista regolatorio che etico, e come governare l'AI e i dati aziendali, dato che l'AI si nutre di dati. Assistiamo a un mix di reazioni, considerazioni e preoccupazioni.
I progetti AI a volte faticano a decollare, quali sono i trend principali che vedete nelle grandi aziende per rendere concreti i benefici dell'AI?
Nelle grandi aziende vedo due macro-aree. La prima riguarda i domini già presidiati da piattaforme tecnologiche che introducono nuove capacità AI, come ERP, Salesforce, ServiceNow o Google Enterprise. Noi ci posizioniamo prevalentemente qui, attivando gradualmente capacità AI in domini di processo che presidiamo. La seconda macro-area è l'AI General Purpose, che non parte da domini delimitati ma da aree di sperimentazione dove non c'è una piattaforma tecnologica di riferimento. Qui è più complicato perché richiede la costruzione di un dominio dati e di casi d'uso specifici, presentando problemi architettonici, infrastrutturali e di sviluppo.
L'AI non è solo uno strumento tecnologico, ma incide profondamente sui processi aziendali, come si posiziona SB Italia in questo contesto?
Esattamente, il macro trend in cui ci posizioniamo e pensiamo di portare valore è proprio quello della trasformazione digitale dei processi. L'AI è una capacità, uno strumento e un framework di lavoro che ci aiuta in quella direzione. Non è l'unico, ma lo vediamo come incrementale rispetto a una serie di altri tool e paradigmi tecnologici che offriamo alle aziende da oltre 20 anni per supportare il loro percorso di trasformazione.
A differenza di altre tecnologie come la blockchain, che hanno avuto una fiammata e poi si sono spente, credi che l'AI avrà un ruolo permanente?
La mia personale opinione, supportata dai fatti, è che l'AI avrà un ruolo permanente d'ora in avanti e non credo sia un'ondata passeggera. Anche se un recente report del MIT parla del 95% delle iniziative AI con risultati inferiori alle attese, trovo un parallelo con l'inizio del mondo web 20 anni fa: ci fu una fiammata, poi sono sopravvissuti i migliori. Penso che sarà la stessa cosa per il mondo AI.
La gestione dei dati è cruciale per l'AI, soprattutto in Europa con la regolamentazione: come SB Italia affronta i temi di sovranità e governance dei dati?
Questi sono temi importanti che guidano il disegno e l'implementazione delle nostre soluzioni. Framework come GDPR e AI Act sono per noi input progettuali, quindi le nostre soluzioni nascono GDPR by design e AI Act by design. Questo ci ha portato a scegliere modelli di sviluppo AI che privilegiano il mantenimento dei dati presso il cliente, senza quotazioni di dati verso l'esterno. Il nostro framework di Enterprise AI permette un governo dei dati e una compliance al GDPR e all'AI Act by design, utilizzando modelli più adatti al mondo Enterprise e controllando i costi computazionali in cloud, anche con infrastrutture in-house o nei nostri data center. Crediamo di avere un vantaggio rispetto a soluzioni globali che non hanno questa vicinanza alle necessità di un singolo paese o macro-regione.
La sicurezza è un tema fondamentale per le aziende, come l'avete affrontata in SB Italia?
La sicurezza è un tema fondamentale che abbiamo trasformato in un fattore distintivo. Abbiamo una unit storica che si occupa di security per aziende medio-grandi. Questa unit interviene nello sviluppo delle nostre soluzioni per applicare la Security by Design e gestisce la security di aziende importanti, permettendoci di essere sempre aggiornati. Abbiamo un doppio beneficio: portare sicurezza nelle nostre soluzioni e offrire servizi di security ai nostri clienti, creando un circolo virtuoso. Le valutazioni di istituti esterni ci posizionano a un livello molto alto, con audit annuali e certificazioni che confermano la bontà delle nostre scelte in termini di sicurezza delle soluzioni e degli ambienti.
