La voce guiderà l'AI generativa: una ricerca mostra i punti di svolta per le aziende
Sephton (Jabra): la ricerca con la London School of Economics evidenzia che le aziende dovranno colmare lacune
Entro il 2028, la voce diventerà il metodo principale per interagire con l'Intelligenza Artificiale generativa. Questa è la previsione chiave di un nuovo studio globale condotto da Jabra, azienda leader nell'audio-video professionale, in collaborazione con la London School of Economics and Political Science (LSE). La ricerca, svolta presso il Behavioural Lab for Teaching and Research della LSE, mostra come i primi utilizzatori manifestino già una chiara preferenza e una maggiore fiducia quando parlano con l'AI. Tuttavia, il successo di questa transizione dipenderà dalla capacità delle imprese di affrontare rapidamente le criticità emergenti.
Questa analisi giunge in un momento cruciale, poiché i lavoratori dispongono di un'ampia gamma di strumenti per connettersi, eppure molti incontrano difficoltà nella collaborazione efficace. L'aumento del lavoro ibrido, la globalizzazione e le dinamiche della comunicazione online hanno generato crescenti livelli di "debito digitale", un sovraccarico di messaggi che riduce il tempo a disposizione per attività produttive. Lo studio ha esplorato le potenzialità del lavoro supportato dall'AI generativa vocale e il suo impatto sulle dinamiche professionali.
I principali risultati dello studio delineano un quadro chiaro delle future interazioni:
Il 14% dei partecipanti ha preferito l'interazione vocale rispetto alla digitazione con l'AI generativa. Questo dato supera la soglia degli early adopter nelle curve di adozione tecnologica, suggerendo una rapida accelerazione verso l'uso su larga scala, con esperti che prevedono un'adozione mainstream già nel 2025.
La fiducia nell'AI è aumentata del 33% quando i partecipanti hanno interagito vocalmente anziché tramite testo. Molti hanno riferito che parlare con l'AI generativa li ha fatti sentire più connessi, posizionando la voce come un'interfaccia più collaborativa e intuitiva.
Alcuni compiti si sono rivelati più adatti all'Intelligenza Artificiale vocale. I partecipanti hanno individuato l'interazione vocale come ideale per domande rapide, sessioni di brainstorming e situazioni in cui la velocità di risposta era essenziale. Viceversa, per i compiti che richiedevano capacità persuasive, le prestazioni sono diminuite di quasi il 20% con l'uso della voce rispetto al testo.
L'adozione della voce nell'interazione con l'AI è influenzata più dal contesto lavorativo che dall'età anagrafica. I professionisti più anziani, una volta testata la tecnologia, sono spesso più inclini a utilizzarla per le attività lavorative. Al contrario, i lavoratori più giovani della Generazione Z, pur utilizzando regolarmente sistemi a comando vocale come Siri o Alexa nella vita privata, mostrano meno propensione a farvi affidamento in contesti professionali.
Paul Sephton, Global Head of Brand Communication di Jabra, ha commentato che l'AI generativa sta ridefinendo il modo di lavorare, ma solo se le persone possono interagirvi in maniera naturale ed efficace. Questa ricerca conferma che la voce è destinata a diventare l'interfaccia principale con l'AI. In Jabra, la nostra esperienza nell'audio professionale ci permette di abilitare questo futuro del lavoro, garantendo che, sia alla propria scrivania, in sala riunioni o in movimento, la voce sia catturata con la chiarezza e la precisione richieste dall'AI generativa.
Il professor Michael Muthukrishna della London School of Economics and Political Science ha aggiunto: I dati sono in linea con quanto previsto da molti amministratori delegati e esperti di tecnologia: il passaggio al conversational computing, ambito in cui parlare e ascoltare iniziano a integrare o addirittura a sostituire la digitazione e la lettura. Il futuro non sarà plasmato da un'unica AI, valida per tutto. Sarà invece definito da un team di sistemi specializzati, tutti coordinati attraverso un'unica interfaccia in grado di comprendere al meglio. Questo studio, il primo nel suo genere, chiarisce che la tecnologia voce-AI non è una visione remota, ma una realtà in rapida evoluzione.
