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22/10/2025

leisure

Gigi Beltrame

Il futuro della produttività è una conversazione

Meno menù e più richieste con linguaggio naturale, iterazioni e suggerimenti: gli agenti sono negli applicativi

Sono appena rientrato da un'esperienza formativa oltreoceano dove ho potuto toccare con mano un cambiamento che è a dir poco epocale: il futuro della produttività aziendale non risiede più in database complessi o in interfacce rigide, ma nella conversazione con le applicazioni.

Questo non è un tema futuristico, è la realtà operativa che sta venendo implementata in questo momento, e che promette di azzerare decenni di prassi consolidate nel mondo dell'informatica e dei software gestionali (ERP, CRM e via dicendo).

Dall'estrazione dei dati alla richiesta interpretata


Abbiamo imparato a conoscere l'Intelligenza Artificiale Generativa attraverso i prompt, che, seppur sofisticati, producono delle risposte. Ma la vera rivoluzione non è scrivere un prompt in una chat separata; è portare questa interazione all'interno dell'applicazione stessa.

Ne vediamo già esempi nel settore consumer, come Copilot che supporta l'utente in Word o Excel. Ma immaginate di applicare questo principio all'intera infrastruttura aziendale. Prima, un manager (o qualsiasi figura operativa) doveva estrarre dati, collegare database e fare elaborazioni per ottenere un insight. Adesso, o presto, potremo chiedere direttamente a questi software: "Fammi vedere le vendite di Milano e interpretami perché stanno calando". La richiesta viene interpretata, e viene generata una risposta con la quale, crucialmente, possiamo ulteriormente interagire.

L'ERP conversazionale: dall'insight all'azione tattica

La mia osservazione delle evoluzioni in piattaforme come Oracle Netsuite è stata particolarmente illuminante. Non si tratta più solo di farsi mostrare un report (per esempio, le vendite di un'area in un periodo specifico), ma di ottenere un suggerimento attivo o l'evidenziazione di problemi che non avevamo notato.
Ciò che rende questa tecnologia un vero "super potere" è la sua capacità di andare oltre il semplice suggerimento:

- Simulazione e proposta: possiamo conversare con l'AI chiedendole: "Ok, proponimi una soluzione diversa," o "Fammi una simulazione di un test A/B tra la soluzione A e la soluzione B, e vediamo cosa potrebbe accadere".

- Esecuzione con un click: una volta trovata la strategia vincente, che può riguardare una strategia di prezzo, una complessa logistica di supply chain, la gestione del magazzino, o l'interazione con terze parti, l'intero processo parte con un solo click. L'AI si basa sull'esperienza di innumerevoli business case e sui nostri dati storici, offrendoci una visione allargata, ma resta pur sempre una macchina.

Il nuovo ruolo del lavoratore: artefice e decisore Consapevole


Di fronte a questa capacità agentica dei software che non sono più solo strumenti, ma quasi nuovi colleghi o, meglio, un aiuto che va oltre il super potere, la domanda è lecita: cosa faremo noi? Saremo gestori o controllori?

La mia risposta è netta: saremo gli artefici del cambiamento.

Il nostro ruolo cambia drasticamente. Non seguiremo più prassi o ricette preimpostate, ma dovremo imparare a spiegare le scelte che prendiamo, basate sulle soluzioni proposte dal software. L'AI ci fornirà spiegazioni dettagliate (per esempio, "hai un problema di vendite a Milano dovuto al posizionamento o al prezzo"), permettendoci di fare scelte pienamente consapevoli prima di dare il via libera.
Paradossalmente, l'esperienza umana che abbiamo accumulato diventa più importante che mai. Ci permetterà di valutare quale, tra le molteplici soluzioni proposte (l'AI raramente ne propone una sola), sia la più efficiente e, soprattutto, la più coerente con il brand, la reputation e gli obiettivi strategici della nostra azienda.


Questo non è solo un cambio di tool, ma un cambiamento culturale enorme. Chi avrà a disposizione questi software e saprà dialogare efficacemente con essi, acquisirà un grande vantaggio competitivo. Dobbiamo prepararci ora, poiché i software si stanno muovendo in questa direzione, e prevedo che la trasformazione culturale avverrà entro i prossimi due o tre anni. La creatività, non più limitata al marketing, ma applicata a tutta la filiera del business, diventerà un elemento fondamentale per il successo. business, diventerà un elemento fondamentale per il successo.

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