Il rugby si trasforma: Capgemini porta l'AI al Sei Nazioni fino al 2029
Ezzat (Capgemini): l'azienda estende la partnership con Six Nations Rugby per innovare l'esperienza dei tifosi con intelligenza artificiale e dati
Capgemini, leader globale nei servizi di consulenza e tecnologia, ha ufficialmente annunciato la sua nomina a Official Digital Transformation Partner del Sei Nazioni di Rugby. Questa collaborazione, che coprirà sia i tornei maschili che femminili, si protrarrà fino al 2029, inaugurando un nuovo capitolo nella relazione di lunga data tra il Gruppo e il mondo del rugby. La partnership è orientata a rivoluzionare l'esperienza degli appassionati attraverso l'adozione di tecnologie all'avanguardia, analisi basate sui dati e soluzioni innovative.
L'accordo quinquennale consolida il ruolo di Capgemini come partner ufficiale per la trasformazione digitale non solo dei tornei annuali maschili e femminili del Sei Nazioni di Rugby, ma anche delle Autumn Nations Series, che prenderanno il via il 1° novembre, e delle Summer Nations Series. Questo impegno riflette la volontà di Capgemini di applicare la propria expertise tecnologica per elevare gli eventi sportivi di rilievo globale.

Il Guinness Men’s Six Nations ha registrato un'audience globale di quasi 130 milioni di spettatori nel 2025, segnando un incremento del 6% rispetto all'anno precedente. L'edizione 2026 prenderà il via a febbraio con un'inedita partita di giovedì sera, inaugurando cinque intense giornate di competizione. Anche il prossimo Guinness Women’s Six Nations rappresenta un appuntamento cruciale, essendo il primo grande evento internazionale dopo la recente Coppa del Mondo femminile. Capgemini e Six Nations Rugby puntano a incrementare ulteriormente il coinvolgimento del pubblico e a sostenere la crescita del rugby a livello mondiale.
Nei prossimi cinque anni, Capgemini prevede di integrare l'intelligenza artificiale (AI) e le innovazioni basate sull'AI generativa per offrire analisi di gioco più approfondite. L'obiettivo è aiutare gli spettatori a comprendere meglio i momenti chiave delle partite, arricchendo l'esperienza attraverso una maggiore integrazione dei dati di gara. Questo approccio è pensato per espandere la comunità di tifosi e rendere la loro partecipazione più dinamica e coinvolgente.
Aiman Ezzat, Chief Executive Officer di Capgemini, ha commentato la partnership: “In Capgemini siamo orgogliosi di collaborare con Sei Nazioni di Rugby, una partnership che riflette i nostri valori comuni e la storia del nostro Gruppo. Il rugby ha sempre occupato un posto speciale per Capgemini, fa parte dell’eredità del nostro fondatore Serge Kampf ed è un elemento radicato nel DNA del Gruppo sin dalla sua nascita”. Ezzat ha aggiunto che i tornei del Sei Nazioni sono tra le competizioni rugbistiche più popolari in molti dei mercati chiave dell'azienda, e Capgemini è entusiasta di mettere a disposizione le proprie competenze in tecnologia, dati e AI per arricchire l'esperienza degli appassionati.
Tom Harrison, CEO di Six Nations Rugby, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa: “Coinvolgere e ispirare i tifosi è il cuore pulsante di ogni nostra iniziativa. Ormai l’attenzione degli spettatori è sempre più contesa tra sport e intrattenimento: in questo scenario l’innovazione è fondamentale per conquistare e mantenere l’interesse a livello globale”. Harrison ha evidenziato che Capgemini è all'avanguardia nelle nuove applicazioni dell'intelligenza artificiale, nella tecnologia digitale e nell'uso innovativo dei dati per migliorare l'esperienza dei tifosi in tutto il mondo, prevedendo che la partnership sarà determinante nel rafforzare il modo in cui il rugby viene presentato agli spettatori.
Questa collaborazione estende il portafoglio di sponsorizzazioni sportive di Capgemini, focalizzato sullo sfruttamento delle competenze del Gruppo per arricchire, attraverso tecnologia e innovazione, i principali eventi globali che promuovono lo spirito di squadra. Con una presenza consolidata in 50 paesi, Capgemini vanta una solida radice in mercati dove la passione per il rugby è particolarmente intensa, come Francia, Regno Unito e Irlanda