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01/10/2025

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L'immobiliare italiano in forte ripresa: un 2026 da boom tra prezzi e vendite

Breglia (Scenari Immobiliari): il settore immobiliare italiano si prepara a un 2026 di forte crescita e investimenti

Il mercato immobiliare italiano si prepara a un significativo rilancio nel 2026, con proiezioni che indicano quasi un boom. Dopo un 2025 che dovrebbe registrare un fatturato complessivo superiore ai 162 miliardi di euro, con un aumento del 6,8% rispetto all'anno precedente, le stime per l'anno successivo prevedono un ulteriore balzo in avanti, superando i 170 miliardi di euro e segnando un incremento dell'8,4%.
Anche il fronte delle compravendite mostra solidità: il 2025 si chiuderà con circa 770mila abitazioni vendute, pari a una crescita annuale del 6,9%. Per il 2026, l'attesa è di superare quota 800mila transazioni. I prezzi delle abitazioni, inoltre, continuano la loro traiettoria ascendente. Nel 2025, l'aumento medio si è attestato al 3,1%, con una previsione di ulteriore accelerazione nel 2026, quando i rialzi potrebbero superare il 4% nella quasi totalità del Paese. Questi dati provengono dall'"European Outlook 2026", presentato da Scenari Immobiliari durante il suo 33° Forum di previsioni a Rapallo.

Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha commentato la situazione, sottolineando: "Il 2026 sarà un anno importante per il mercato immobiliare italiano, che continua a dimostrare resilienza nonostante le incertezze geopolitiche e macroeconomiche". Ha aggiunto che "la crescita delle compravendite e dei prezzi, insieme al ritorno di interesse per segmenti come l'hospitality e le seconde case, confermano la capacità del nostro Paese di attrarre investitori e famiglie". Il presidente ha evidenziato come Milano e Roma rimangano le piazze trainanti, ma ha notato segnali positivi anche nelle città di medie dimensioni, dove la qualità dell'offerta sta diventando un fattore sempre più determinante.

Breglia ha anche sollevato questioni critiche: "È importante che si trovino rapidamente soluzioni per i tanti cantieri sospesi a Milano e che ritorni la tranquillità per gli operatori e gli investitori". Ha poi rimarcato l'importanza che "la politica deve rapidamente colmare i vuoti legislativi e interpretativi di norme ormai poco attuali e lontane dalle esigenze del mercato e della società".

Analizzando i settori, il comparto residenziale si conferma il principale motore del mercato. Nel 2025, il suo valore sfiora i 134 miliardi di euro, rappresentando l'83% del totale. Il settore alberghiero e dell'hospitality mostrano i tassi di crescita più dinamici, con un +8,8%, seguiti dagli uffici che registrano un +3,3%. Il comparto retail e alcune nicchie industriali presentano una performance più debole, ma sono attese in parziale recupero a partire dal 2026.

Le previsioni sui prezzi mostrano andamenti differenziati tra le principali città. Milano mantiene la sua leadership, con un aumento medio dei prezzi residenziali intorno al +4,5% nel 2025, destinato a proseguire nel 2026 superando il +7,3%. Questa spinta è trainata soprattutto dalle zone centrali e semicentrali, dove la domanda supera ampiamente l'offerta. Roma evidenzia una crescita più contenuta ma costante, con un incremento medio del +2,5% nel 2025 e una previsione del +6,8% per il 2026, grazie alla ripresa dei quartieri centrali e all'interesse per gli immobili di pregio.

Torino e Bologna si muovono in un intervallo compreso tra il +1,5% e il +2%, indicando un mercato stabile con una domanda sempre più selettiva. Firenze e Napoli registrano rialzi medi tra il +2,5% e il 3%, supportati sia dagli acquisti delle famiglie italiane sia dal ritorno degli investitori stranieri, particolarmente attratti dalle seconde case.

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