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17/09/2025

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Forum Ambrosetti 2025, tra "rispetto" e potenza europea: il cantiere della crescita tra guerra, AI e transizione

De Molli (The European House - Ambrosetti): il Forum di Cernobbio affronta urgenze economiche e geopolitiche, con un focus sul capitale umano e le nuove tecnologie

Il 51° Forum The European House - Ambrosetti di Cernobbio, svoltosi dal 5 al 7 settembre a Villa d'Este, ha riunito leader di governo, ministri italiani, commissari europei e figure di spicco della finanza, della scienza e della geopolitica per dibattere sulle sfide globali. L'edizione è stata segnata dal ricordo di Alfredo Ambrosetti, fondatore dell'evento, scomparso a 94 anni proprio durante i lavori. L'apertura dei dibattiti ha visto Valerio De Molli, managing partner di The European House - Ambrosetti, porre l'accento sul "rispetto" come valore fondamentale per la crescita collettiva.
De Molli ha invocato il "rispetto" come pilastro per valorizzare giovani, scuole, famiglie, imprese e istituzioni, sottolineando l'importanza di creare condizioni di equità e infondere fiducia. "Rispetto è infondere fiducia (?) e trasformare la diversità di talenti in risorsa per la crescita collettiva", ha dichiarato De Molli. Ha evidenziato la drammatica situazione dei giovani Neet (15-29 anni) in Italia, che ammontano a 1,4 milioni, pari al 15,2% della popolazione, contro una media UE dell'11% e un obiettivo europeo del 9% per il 2030. Di questi, 453.000 sono inattivi volontari, con il 69% donne, il 46% nel Mezzogiorno e il 42% con bassi livelli di istruzione. In prospettiva europea, De Molli ha difeso il ruolo dell'UE, definendola un "continente di tecnologia, opportunità e futuro" per le nuove generazioni, promuovendo una visione europeista pragmatica.

Durante la seconda giornata, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio chiave, definendo l'Europa "al tempo stesso, necessità e responsabilità". Ha rimarcato che "il mondo ha bisogno dell'Europa" per ripristinare la centralità del diritto internazionale, sollecitando un "salto in avanti verso l'unità". Mattarella ha inoltre messo in guardia dalle Big Tech, descritte come "nuove Compagnie delle Indie" e un "nuovo corporativismo globale" con un "impulso di dominio neo-imperialista", invitando a non cedere a regressioni e a fondare il progresso sul rispetto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in collegamento video, affermando che Putin non intende porre fine al conflitto. Ha richiesto garanzie di sicurezza immediate per Kiev, senza attendere la conclusione delle ostilità, ringraziando i 26 Paesi già pronti a sostenere la sicurezza dell'Ucraina. "Nessuno si fida dei russi (?) ma non è questione di fiducia: bisogna far finire la guerra", ha ribadito Zelensky, sollecitando un impegno più ampio da parte di USA, Europa e Sud Globale. Ha riconosciuto il ruolo cruciale dei sistemi Patriot e della forza militare ucraina come pilastro difensivo europeo.

Tra le voci del mondo finanziario, Larry Fink, CEO di BlackRock, ha fornito una prospettiva sui mercati tra volatilità e opportunità a lungo termine, specie in tecnologia, infrastrutture e private markets. Ha descritto l'Intelligenza Artificiale (AI) come "molto deflazionistica" nel lungo periodo e ha sottolineato la necessità di ampliare la partecipazione degli investitori a nuove classi di attività, come infrastrutture e private credit, anche attraverso la tokenizzazione. Il dibattito ha anche esplorato la resilienza europea di fronte a dazi e frizioni, con discussioni su competitività industriale, politica fiscale e difesa comune. Sul fronte dell'architettura finanziaria globale, Joseph Stiglitz e Paolo Gentiloni hanno discusso di crescita, stabilità, inflazione e investimenti europei.

Il panel "Oggi il mondo di domani" ha riunito esponenti di spicco della scienza e della tecnologia: Fabiola Gianotti del CERN, Kai-Fu Lee esperto di AI, e Hugh Herr del MIT. Hanno approfondito le frontiere della ricerca, l'impatto dell'Intelligenza Artificiale sulla produttività e sul mondo del lavoro, e le interfacce uomo-macchina per la cura e la mobilità. L'agenda del Forum TEHA ha incluso anche l'Osservatorio AI Skills 4 Agents, realizzato con Microsoft Italia, che ha evidenziato l'urgente fabbisogno formativo legato alle competenze emergenti dell'AI generativa e il rischio di un disallineamento tra domanda delle imprese e offerta educativa.
Riguardo all'energia e alla transizione, sono state presentate ricerche sul mix energetico nazionale, con un focus sull'idroelettrico, e sulla cooperazione industriale europea. Le sessioni ministeriali e internazionali hanno discusso di sicurezza energetica, decarbonizzazione e il bilanciamento tra costi della transizione e competitività. Zelensky ha integrato l'obiettivo di "indipendenza energetica dalla Russia" come un passaggio cruciale per costruire la pace.

Il tema del capitale umano e della demografia ha ricevuto forte attenzione, con un richiamo alla condizione giovanile e al fenomeno dei Neet. I dossier hanno evidenziato l'urgenza di interventi sulla formazione tecnica, l'aggiornamento digitale e l'inclusione femminile, specialmente nel Mezzogiorno. La proposta di De Molli è stata il "rispetto" come infrastruttura sociale per riattivare partecipazione e meritocrazia inclusiva, reintegrando giovani e donne nel percorso di crescita.
Tavoli dedicati a difesa europea e sicurezza hanno confrontato voci NATO-UE e rappresentanti politici, evidenziando l'esigenza di capacità autonome, coordinamento industriale e integrazione con la postura NATO. Mattarella ha ribadito la necessità di "istituzioni europee più forti" e un "salto in avanti verso l'unità" per difendere la civiltà e il modello economico-sociale europeo.


Il confronto sulla competitività dell'UE ha coinvolto Daniele Franco, Pierre Moscovici, Enrico Letta e Valdis Dombrovskis, che hanno esplorato strategie per rilanciare produttività, il mercato unico, gli investimenti comuni, la politica industriale e la sovranità digitale. Sul fronte interno, l'agenda ha toccato settori cruciali come la Pubblica Amministrazione (PA), la giustizia, le infrastrutture, la scuola e l'università, con l'obiettivo di rimuovere gli ostacoli strutturali alla crescita italiana. La giornata finale ha ospitato un confronto tra i leader dell'opposizione e gli interventi dei ministri, tra cui Adolfo Urso sulla competitività e Giancarlo Giorgetti con le conclusioni economiche, riaffermando il metodo Cernobbio di confronto tra business community, istituzioni e politica.


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