Vini liguri e muretti a secco: un'evoluzione millenaria - Vinitor Sapiens
Corradi (Maixei): i vini raccontano storie e tradizione locale con pura autenticità
La Liguria custodisce un Patrimonio dell'Umanità immateriale: i muri a secco, detti localmente maixei. Questi chilometri di pietre, unite dal tempo e dal lavoro di generazioni, hanno creato terreni adatti alla coltivazione di vitigni straordinari.
Dalle opere umane per la creazione di terreni vocati alla viticoltura, nasce la storia della cantina Maixei. Viticoltori silenziosi che coltivano ancora a mano, rinunciando alla meccanizzazione per preservare la tradizione.
Fabio Corradi, enologo della Cooperativa, racconta: "In questo modo teniamo ancora vivi non solo dei pezzi storici, sagomati dagli antichi Liguri e simbolo del luogo e della tradizione, ma dei veri e propri elementi di salvaguardia dell'ambiente, difendendo coltivazioni secolari".

Dolceacqua, situata sulle colline in provincia di Imperia nella Val Nervia, è un borgo che raccoglie architettura rurale e raffinati palazzi, testimonianza del suo periodo d'oro seicentesco.
Le vigne si estendono per 10 ettari, dai 200 fino a 600 metri sul livello del mare. Un microclima unico che produce effetti magici sull'uva, vinificata secondo le antiche tradizioni locali. Fabio precisa: "Ciò che rende unici i nostri vini è la scelta di vinificare in purezza, una tradizione della Riviera di Ponente che Maixei rispetta, tramandando le tecniche di lavoro manuale e una conduzione delle vigne artigianale. I nostri rossi sono ricavati unicamente da grappoli di Rossese e i bianchi da uve Vermentino e Pigato, coltivate sul nostro territorio. La purezza del vino non significa solo assenza di tagli e uvaggio: vuol dire assenza di elementi estranei, di impurità, sapore autentico e rispetto della tradizione. Ci assicuriamo che i processi di trasformazione del mosto siano minimi e autentici, per restituire un vino pronto a regalare il suo personalissimo bouquet".
La Cooperativa nasce e lavora per esaltare le caratteristiche del territorio con le sue combinazioni particolari e uniche di clima e suolo: il terroir. Nel 1985 si riuniscono nella Cantina Cooperativa, affiliata alla Cooperativa Floricoltori Riviera dei Fiori, che conta soci sparsi nei territori di 14 comuni.
La produzione di Rossese di Dolceacqua ottiene riconoscimenti importanti nel settore enologico grazie all'impegno dei viticoltori. La Cantina cresce e nel 2007 dà vita al marchio Maixei, un nome che fonde l'antica tradizione dei muretti a secco con l'eleganza dei vini odierni, rendendoli "allevatori di viti e coltivatori di emozioni".
Oggi Maixei copre quasi il 20% della produzione totale della D.O.C. Rossese di Dolceacqua e conta su oltre 30 soci, persone caparbie e determinate che allevano la vite con dedizione. Fabio aggiunge: "Lo scopo che contraddistingue il nostro lavoro è quello di affinare sistemi di coltivazione e tecniche di produzione vitivinicole nel pieno rispetto delle tradizioni e del territorio, con l'ausilio di moderne tecnologie e conoscenze, per ottenere un prodotto caratteristico e di altissima qualità, allevato con passione e in grado di regalare emozioni".
"Oltre che un vantaggio per la bontà del prodotto, per noi allevare la vite ad alberello è anche una necessità, che permette di ottimizzare le strette terrazze realizzate con maestria e fatica dai nostri predecessori e rendere possibile la raccolta che viene effettuata rigorosamente a mano, grappolo dopo grappolo".

La produzione complessiva tocca 75mila bottiglie, distribuite quasi totalmente in Italia. Tra le etichette più importanti:
- Il Rossese di Dolceacqua, vino della Festa, prima D.O.C. ligure nel 1972, vino rosso simbolo della Regione.
- Terrazze dell'imperiese vino rosato IGT, un vino rosato che nasce dall'unione delle uve Rossese e Granaccia, le più importanti uve rosse liguri nel suo Ponente.
- Il Moscatello di Taggia DOC, un'antica uva ligure, clone del Moscato Bianco, che nel 1400 aveva conquistato le corti di re e papi. Riscoperta grazie al lavoro congiunto di Regione Liguria e dell'Università di Torino.
- Vermentino Riviera Ligure di Ponente DOC, un vino tipicamente ligure, da un'uva diffusa dalla Toscana alla Provenza, in Sardegna e Corsica.
- Il Passito Lucrezia. Si narra di una ragazza che sfidò l'Imperiale Doria per difendere il suo matrimonio dal Ius Primae Noctis. Fabio ricorda: "Il finale della storia è tragico, ma il sacrificio della ragazza liberò tutte le donne di Dolceacqua da quella legge infausta. Noi abbiamo scelto di celebrare il gesto di Lucrezia dedicandole questo speciale vino la cui elegante bottiglia (da 0,5 l) è astucciata e impreziosita da un'etichetta disegnata appositamente dal maestro Francesco Musante".
- Granaccia Riviera Ligure di Ponente DOC, vino dall'altra uva rossa ligure, ambientatasi nel bacino del Mediterraneo e con casa in Liguria sin dai primi del 1800.
L'obiettivo futuro è proseguire nella diffusione della conoscenza dei vini e delle tradizioni Maixei, adatti ai palati fini e curiosi di conoscere una storia italiana molto particolare.
Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione