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09/07/2025

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La doppia transizione che ha raddoppiato il mercato: la carta vincente del settore tech

Perfetti (Esprinet): sostenibilità come leva strategica di crescita e di apertura al mercato

E se la sostenibilità si trasformasse in un'occasione per ridefinire le aziende e guardare al futuro in modo diverso? Ne abbiamo parlato con Giulia Perfetti, Investor Relations and Sustainability Manager del Gruppo Esprinet. (Qui il video).

In un contesto globale così mutevole, come si posiziona la sostenibilità all'interno della strategia di Esprinet?


La sostenibilità è un elemento strategico essenziale per la resilienza, la competitività e il successo di lungo termine della nostra azienda. In uno scenario influenzato da riallineamenti geopolitici, pressioni economiche e progressi tecnologici, le esigenze sono senza precedenti, ma altrettanto lo sono le opportunità. Nel Gruppo Esprinet, pensiamo che creare un legame stretto tra tecnologia e sostenibilità sia per noi una leva di crescita e l'occasione di contribuire a plasmare e preservare il futuro delle prossime generazioni. Questo approccio è sempre stato parte della nostra visione.

La direttiva CSRD ha avuto un impatto significativo. Qual è stata la vostra esperienza?

La CSRD, la direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità, ha spinto seriamente le aziende a integrare la sostenibilità nelle strategie operative con una prospettiva finalmente orientata al futuro. Nel nostro primo anno di rendicontazione, abbiamo sostenuto pienamente gli sforzi richiesti, sebbene i costi non siano stati trascurabili. Lo abbiamo fatto non solo per obbligo, ma per la convinzione che le crescenti e rigorose istanze degli stakeholder fossero un ulteriore spunto di riflessione sulla trasparenza e responsabilità nella governance aziendale. La CSRD ci ha insegnato a guardare al futuro con metodo e a ridisegnare il nostro modello e le strategie per raggiungere gli obiettivi del nostro piano di sostenibilità.

Come è stata integrata la sostenibilità nei processi decisionali interni?


La sostenibilità all'interno del Gruppo Esprinet è il frutto di un approccio condiviso e promosso dai più alti vertici aziendali, a livello di consiglio di amministrazione. Collaboriamo costantemente con tutti i dipartimenti coinvolti nelle gestioni delle tematiche ambientali e sociali, interagendo molto anche con il comitato di competitività e sostenibilità, un comitato endoconsiliare. Per noi, la sostenibilità non è solo conformità normativa o valore reputazionale, ma soprattutto una leva di crescita e un vero elemento di differenziazione. Il digitale, inoltre, ci aiuta a rivedere i processi e a mettere in atto nuove best practice.


Potrebbe farci esempi concreti di come Esprinet ha tradotto questi principi in azioni operative?

Un esempio è l'investimento di circa 10 milioni di euro lo scorso anno nell'automazione dei magazzini. Questa automazione è stata un'occasione per favorire la sostenibilità, eliminando la plastica grazie all'introduzione di imballaggi in cartone riciclato. Abbiamo anche ottimizzato i carichi dei camion, riducendo le emissioni di CO2 e i volumi delle spedizioni. Un altro stimolo è l'uso razionale delle risorse e la riduzione degli sprechi: il nuovo polo logistico di Tortona, certificato Lead Gold, è stato dotato di un impianto fotovoltaico e sistemi di illuminazione LED per raggiungere gradualmente l'autosufficienza energetica. Parliamo di Zeliatech. Qual è stata la visione dietro la sua creazione? La sostenibilità è per noi anche uno stimolo per una maggiore comprensione del mercato attraverso la capacità di innovazione. Questo ha portato alla nascita di Zeliatech, una società interamente controllata dal Gruppo, con un team di risorse specializzate e un portafoglio di prodotti e soluzioni in grado di facilitare la "double transition" - digitale e green. Zeliatech è nata nel febbraio del 2024, proprio perché siamo certi che la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica siano essenziali per la prosperità a lungo termine del nostro pianeta. Questo ribadisce come tecnologia e sostenibilità siano alla base della strategia del Gruppo.

Come Zeliatech sta ridefinendo il vostro mercato e le opportunità di crescita?

Con Zeliatech abbiamo sfruttato un'opportunità di pura convergenza tra settori. Storicamente abbiamo operato nel settore dell'Information e Communication Technology, ma con Zeliatech abbiamo colto come l'ambito green e l'ambito digitale stiano convergendo. Questa scelta ha raddoppiato il nostro mercato indirizzabile, aggiungendo alle nostre attività anche ciò che appartiene al settore dell'energia. Questo dimostra che la sostenibilità, pur essendo un costo, offre tante opportunità ed è una vera leva di crescita. È un nuovo modo di fare impresa.

L'approccio alla sostenibilità ha generato un cambiamento interno?


Assolutamente sì, e a tutti i livelli. Esprinet affronta il tema della sostenibilità da sempre; redigiamo la rendicontazione di sostenibilità (prima DNF) addirittura dal 2014. Fa parte del sistema valoriale del Consiglio di Amministrazione e del management. Ma la sostenibilità è ormai un elemento fondamentale anche per noi collaboratori del gruppo. Contribuisce a una migliore gestione del clima interno e rappresenta un'opportunità per attrarre talenti dall'esterno. Implementiamo tantissime attività lato sociale, come l'approfondimento del programma di diversità e inclusione e il "generational board" per far incontrare le esigenze e visioni delle quattro generazioni che convivono in Esprinet.


Qual è il messaggio chiave che emerge dall'impegno di Esprinet nella sostenibilità?

Il messaggio chiave è che la sostenibilità si può fare. Con il digitale e la tecnologia, ci permette di ampliare i mercati e di esplorare nuove opportunità. Non è solo conformità o reputazione, ma una vera leva di crescita e differenziazione. C'è un grande valore oltre i valori intrinseci. L'entusiasmo per questi argomenti, che a volte sembrano oscuri e nebulosi, è reale e porta a risultati concreti e tangibili.

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