Cantina Pasquale Pelissero: l'eredità del Barbaresco e la passione per il vino - Vinitor Sapiens
Ornella Pelissero: una storia di famiglia nella Langa con una produzione di vini di successo
Una donna dinamica e decisa, fortemente legata al valore della tradizione familiare e del territorio. Per intenderci, Nebbiolo e Barbaresco sono i loro prodotti. Siamo nel cuore della Langa, a Neive, provincia di Cuneo, con affaccio su Alba. Ornella Pelissero, che porta avanti una tradizione secolare di famiglia alla guida dell'Azienda Agricola Pasquale Pelissero, suo padre, con a fianco il figlio Simone, classe 1999, enologo. L'Azienda Pelissero ha oggi alle spalle più di cento vendemmie. Acquistarono la cascina Giuseppe e Giovanni Pelissero, nonno e prozio di Ornella. Con il padre Pasquale avvenne la svolta: fu lui nel 1971 a imbottigliare la prima bottiglia di Barbaresco Cascina Crosa e a investire negli anni in terra e vigne.

Nel 2007 tocca a Ornella raccogliere l'eredità dopo la scomparsa del padre. Oggi la Pasquale Pelissero ha otto ettari di vigne a corpo unico attorno alla cascina. "Sono entrata ufficialmente in azienda nel 1986. Avevo 15 anni e sono cresciuta correndo tra i filari. Conoscevo già bene gli umori della terra e il profumo dell'uva. Stavo portando avanti i miei studi alla Scuola Enologica di Alba con ottimi risultati. Dei 700 studenti fui una delle pochissime donne che frequentavano quella scuola molto maschile. All'epoca c'erano meno di dieci studentesse" ricorda con una giusta punta di orgoglio. Poi la vita la mette innanzi all'imprevedibile scomparsa del padre, ancora giovane. La famiglia Pelissero è scossa. Ornella si rimbocca le maniche e il giorno dopo il funerale del padre, il 1° ottobre, inizia a vendemmiare. Prende il via la guida femminile nell'azienda che porta il nome del padre. Con lui, si producevano il Barbaresco Cascina Crosa, il Langhe Favorita, il Dolcetto d'Alba, il Langhe Nebbiolo e il Langhe Freisa.
Negli anni Ornella introduce novità: nasce il Barbaresco che rivendica la MGA, la Menzione Geografica Aggiuntiva, San Giuliano. Prima dalla vendemmia 2007, il Barbaresco Bricco San Giuliano, in commercio dal 2010; poi, nel 2010, il Barbaresco Riserva Bricco San Giuliano uscito nel 2015. Dalla vendemmia 2009, Carlo Arnulfo porta la sua esperienza agronomica ed enologica in azienda. Per chi ha un minimo di conoscenza di questi vini e del territorio sa che parliamo di grandissime bottiglie, note e ricercate in tutto il mondo. Non è un caso che delle circa 50.000 bottiglie di vino prodotte all'anno, circa il 40% è venduto in Italia e il rimanente trova estimatori nei quattro angoli del mondo (Usa, Canada, Nord Europa, Cina, Giappone, Singapore, Turchia, Australia).
Tra le bottiglie si segnala Crosè Vino Rosato, che nasce dal vitigno più nobile, il nebbiolo, "Un vino dal bellissimo color "buccia di cipolla" che si sposa bene con moltissimi piatti, anche i più semplici" spiega Ornella e il Langhe Sauvignon Blanc Groegoria Doc "La mia grande passione, un vitigno che mi piace tantissimo, un vino che da tempo era un sogno nel cassetto. Questa è la mia versione, in edizione limitata: 600 bottiglie di pura gioia" chiosa. "Operiamo con alcune realtà locali per la distribuzione e, soprattutto, attraverso il passaparola, ancora oggi la più efficace promozione" sussurra Ornella. Le sfide che l'attendono sono molte ma la sua determinazione non lascia spazio a tentennamenti. "Sono profondamente legata a questo territorio e alla vigna. Mi piace prendermi del tempo per passeggiare con i miei cani in vigna, vedere come stanno le viti e sentirne il profumo. Immagino per la nostra azienda una crescita non in termini numerici, ma di una continua ricerca della massima qualità dell'uva e cura nella produzione" aggiunge.

Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione