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11/06/2025

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Imprenditori Italiani: superano i 5 milioni e conquistano il primato europeo

Piccoli (Verum Partners): il numero di imprenditori italiani cresce in modo significativo, portando il paese ai vertici in Europa

Una ricerca di Verum Partners, gruppo di consulenza per PMI e startup, evidenzia un aumento marcato del numero di imprenditori in Italia negli ultimi 25 anni. La penisola si posiziona ora come leader in Europa per tasso di imprenditorialità.
Dal 2001 a oggi, il numero di persone che fanno impresa in Italia è salito del 16%. Si è passati da circa 3,7 milioni a quasi 5 milioni di imprenditori attivi. In questo lasso di tempo, la quota di donne imprenditrici ha registrato un incremento, raggiungendo il 30% del totale rispetto al 23% di inizio millennio. Con 21 imprenditori ogni 1.000 lavoratori, l'Italia supera la propria performance di inizio secolo (19 per 1.000) e si colloca in cima alla classifica europea.
L'impegno dei piccoli imprenditori italiani è notevole. In media, dedicano oltre 41 ore settimanali alla loro attività, superando le 36 ore medie degli altri lavoratori. Solo il 10% si concede una settimana di vacanza all'anno, a testimonianza della dedizione al lavoro. Nonostante le lunghe ore, il pranzo è spesso mantenuto come un momento chiave, visto come un'occasione per sviluppare contatti di affari.

L'Italia si distingue anche per il numero elevato di piccole e medie imprese (PMI). Il paese primeggia in Europa per quantità di PMI, che impiegano una quota preponderante della forza lavoro nazionale, pari al 76% degli addetti. Analogamente, l'Italia spicca tra i principali partner europei per la creazione di valore aggiunto da parte delle PMI, contribuendo per circa il 63% del totale nazionale, contro una media europea del 56%.
Nonostante questi primati, l'Italia mostra un ritardo nel comparto delle imprese innovative. Le startup per milione di abitanti sono 234, un dato superiore alla media europea (180), ma significativamente inferiore a quello di altre grandi economie come Gran Bretagna (406), Germania (386) e Francia (253). Il divario è ancora più ampio rispetto a paesi come l'Estonia (865).


Fabrizio Piccoli, CEO di Verum Partners, commenta che “l’Italia si conferma una terra ricca di persone geniali e intraprendenti”. Sottolinea, tuttavia, che “chi fa impresa, però, deve superare ostacoli e difficoltà e va perciò sostenuto e supportato”. Aggiunge che “imprenditori e imprenditrici sono una risorsa straordinaria per il nostro paese, che purtroppo spesso viene sottovalutata”, definendoli “persone coraggiose e determinate che vanno accompagnate nel faticoso e impegnativo compito di creare valore e ricchezza per il paese e le comunità”.
La facilità di fare impresa nel paese presenta sfide strutturali. Secondo la classifica "Doing Business" della Banca Mondiale, l'Italia si trova al 58° posto mondiale, risultando in coda tra i maggiori paesi. La posizione è migliore in specifiche categorie, come il lancio di nuove attività, dove si posiziona al 28° posto.

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