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11/06/2025

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Workday: l'AI libera il potenziale umano e trasforma i leader aziendali

Rotondi (Workday): una ricerca globale svela come l'intelligenza artificiale stia concretamente cambiando le priorità dei manager in ambito aziendale

L'intelligenza artificiale (AI) è diventata un elemento cruciale e in rapida evoluzione nel panorama lavorativo, modificando radicalmente le modalità operative delle aziende. Le innovazioni in questo ambito sono state recentemente oggetto di un evento organizzato da Workday in Italia, che ha coinvolto circa 200 rappresentanti di diverse imprese, coprendo un ampio spettro del tessuto produttivo nazionale. Fabrizio Rotondi, rappresentante di Workday, ha evidenziato un cambiamento significativo nella percezione dell'AI nell'ultimo anno: da tecnologia pronta ma poco adottata a strumento in fase di accelerata implementazione.
Una ricerca condotta da Workday in collaborazione con il World Economic Forum su 2600 leader aziendali a livello globale ha messo in luce un dato estremamente rilevante. Secondo lo studio, "il 93% di loro ha dichiarato che l'intelligenza artificiale ha permesso di liberare tempo e dedicarlo ad attività ad alto valore aggiunto". Questa percentuale, definita "molto alta" da Fabrizio Rotondi, dimostra come l'AI stia sempre più operando a supporto delle persone, permettendo loro di esplorare appieno le proprie capacità per raggiungere obiettivi e definire strategie.

L'adozione dell'AI risulta particolarmente elevata tra i clienti di Workday. La vasta maggioranza di essi ne fa già uso, in special modo nei processi di supporto fondamentali come le Risorse Umane (HR) e la Finanza (Finance). Questi settori, che rappresentano il core della piattaforma Workday, si prestano in modo ottimale all'integrazione di soluzioni AI esterne, che sfruttano un vasto bacino di dati globali per l'allineamento degli algoritmi. Con oltre 70 milioni di utenti attivi sulla piattaforma Workday che generano circa 1000 miliardi di dati ogni anno, esiste una base solida per alimentare gli algoritmi di AI e migliorarne le capacità previsionali.
Un aspetto innovativo di questo scenario è l'introduzione degli agenti di intelligenza artificiale. Si tratta di programmi ad altissima automazione in grado di operare in autonomia, utilizzando il linguaggio naturale per assistere gli utenti nel prendere decisioni o nel portare a termine compiti complessi. Per la gestione di questi agenti, Workday ha sviluppato e definito il concetto di Azor, ovvero Agent System of Records.


Questa evoluzione tecnologica ha implicazioni dirette sulla leadership aziendale. Il futuro vedrà una gestione sempre più orientata a governare l'innovazione basata sull'AI. Non si tratterà unicamente di gestire le persone, ma anche gli agenti AI, definendone precisamente ruolo, obiettivi, accesso alle informazioni e modalità di interazione all'interno dell'organizzazione. Come affermato da Fabrizio Rotondi, "il futuro sarà sempre di più una leadership che andrà a coinvolgere persone ed agenti in maniera coordinata, armonica e sicura".
L'introduzione dell'AI sta parallelamente promuovendo una riscoperta e valorizzazione delle competenze umane fondamentali. Mentre le attività ripetitive possono essere delegate all'intelligenza artificiale, emergono nuove e crescenti necessità per skill difficilmente sostituibili. Contrariamente alle previsioni di qualche anno fa, che ponevano l'accento su competenze tecniche specifiche (hard skill) come lo sviluppo software (oggi in gran parte gestibile dall'AI), il futuro richiede sempre più competenze trasversali (soft skill). Secondo le ricerche di Workday, tra le competenze meno probabili di essere sostituite dall'intelligenza artificiale figurano l'Empatia, la capacità di Networking e l'Intuizione. Anche i percorsi di studio umanistici stanno acquisendo un interesse rinnovato grazie alla precisione linguistica che si rende necessaria per interagire efficacemente con gli agenti AI.

L'attuale fase di diffusione dell'intelligenza artificiale segna un momento di concreta consapevolezza. Si sta assistendo al passaggio dalla mera visione ed esplorazione del potenziale alla sua applicazione pratica nella realtà aziendale. Questo processo è fondamentale per comprenderne appieno benefici e limiti e per trovare il corretto bilanciamento negli investimenti in tecnologia e capitale umano. L'obiettivo è realizzare un cambiamento organizzativo profondo e sostenibile

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