Editoriale
Dazi sì, no, forse... arrivano... no, vediamo...
Questi tempi sono particolarmente agitati.
Non è più solo una questione di dazi reciproci sì o no, perché non passa giornata che le azioni viaggiano su e giù come sulle montagne russe.
Incertezza su tutto, sui prezzi, sui tassi, sull'inflazione, sui conti delle nazioni.
Ci avviciniamo alla stagione dei dividendi e molti vedono questo momento con favore, ma è chiaro che sono stati bruciati miliardi di dollari sul mercato, che, forse è bene ricordarlo, era ai propri massimo in quasi tutto il mondo.
Uno scossone, quello dei dazi, che probabilmente farà tornare indietro alle conquiste del libero scambio, creando di fatto tre blocchi distinti e un blocco, molto facoltoso, libero di muoversi. USA, Cina ed Europa si contrapporranno in qualche modo, tra mani tese e porte chiuse che diventano finestre aperte, e i paesi Arabi che hanno grande disponibilità economica, apparentemente sfiorati dalle tariffe.
E' presto per cercare di tirare qualche somma, ma è chiaro che così non si può andare avanti: le aziende e i risparmiatori hanno bisogno di certezze, ma si potrebbero accontentare almeno di un minimo di calma.