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18/12/2024

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Vino e storia: la cantina nel castello che produce bollicine da sogno - Vinitor Sapiens

Salamini (Luretta): vini biologici, vitigni autoctoni e un castello millenario

La Cantina Luretta, nasce dalla passione per il vino e il legame con il territorio da parte della famiglia Salamini a fine anni ottanta, è un esempio di come la tenacia e la visione permettano di dar corpo ai progetti più ambiziosi. Carla Asti, la proprietaria, la guida con il marito Felice Salamini e il figlio Lucio. La filosofia del progetto si distingue fin dall'inizio per una produzione che si concentra sulla qualità, sull'agricoltura biologica e sul rispetto dell'ambiente.
Le vigne di Luretta si trovano in una zona particolarmente favorevole per la viticoltura, grazie al clima e alla conformazione del suolo collinare.
Questi elementi consentono di ottenere uve di alta qualità. La continua ricerca e selezione ha contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione di vitigni autoctoni dell'Emilia-Romagna, combinando tradizione e innovazione. La cantina Luretta negli anni si è contraddistinta per il suo spirito innovativo, sia nella gestione delle vigne che nella vinificazione. Questo si è tradotto in vini capaci di sorprendere e di esprimere al meglio il potenziale del territorio.

Negli anni, i vini di Luretta hanno ricevuto premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, consolidando sempre di più la loro reputazione nel panorama della critica enologica, ricorda Lucio Salamini.


Un castello millenario tra le vigne

Adagiata sulle colline del comune di Gazzola, provincia di Piacenza, opera nell'antico Castello di Momeliano (XI Secolo). I primi documenti che parlano del Castello di Momeliano risalgono all'anno 1000.
A conferma dell'amore dei fondatori della Cantina Luretta, e in particolar modo di Carla Asti, il 19 dicembre, presso il Labirinto della Masone a Fontellato (Parma), verrà presentato Delphili Somnium, poemetto scritto nei primi decenni del cinquecento di cui è rimasta solo una copia in un manoscritto della Biblioteca Ambrosiana, dal cui studio è emerso che alcuni degli episodi narrati si svolsero proprio presso il Castello di Momeliano.
Nonostante il passare dei secoli, l'architettura medievale del luogo in cui nascono i vini Luretta è rimasta intatta tra i colli del piacentino. La temperatura costante delle cantine del castello è ideale per l'affinamento dei nostri vini più pregiati, che riposano fino a otto anni nei sotterranei di questa antica fortezza che si annida tra i vigneti. Il profumo di rovere delle barriques avvolge chiunque entri in questo luogo senza tempo, aggiunge Lucio.

Produzione e mercati

L'attuale produzione dell'azienda è di circa 250.000 bottiglie. Da sempre una delle caratteristiche dell'azienda Luretta che la contraddistingue è quella di non produrre vini con il metodo charmat. I vini prodotti sono bollicine solo da Metodo Classico e vini Bianchi e Rossi fermi. La quota Export è di circa del 40% (Paesi Nord Europa, Svizzera, Giappone, Malesia, Cina, Stati Uniti e Canada). Il resto mercato Italia. In azienda sono circa 10 le persone che lavorano come dipendenti.

La vendemmia 2024


La vendemmia 2024 per la nostra realtà è stata fortemente influenzata da condizioni climatiche particolarmente variabili, ma ha comunque portato a risultati promettenti in termini di alta qualità. Nonostante le difficoltà, come precipitazioni intense in primavera e ondate di caldo in estate, le uve sono risultate di eccellente qualità, anche se le quantità sono inferiori rispetto alla media degli anni precedenti. Le condizioni meteo hanno richiesto interventi mirati, con una gestione accurata per massimizzare la resa qualitativa delle uve.

La qualità delle uve è risultata molto buona, grazie all'esperienza dei nostri tecnici nel gestire le anomalie climatiche. Tuttavia, le difficoltà meteorologiche hanno reso necessario un lavoro più intenso in vigna e in cantina. Noi siamo convinti che la vendemmia 2024 sarà ricordata per la sua qualità eccelsa, l'unico cruccio risulterà la scarsa quantità di bottiglie prodotte, ricorda Lucio.


Filosofia e vini di punta

Creare vini che rimangono impressi nella memoria dal primo sorso significa conoscere l'equilibrio tra ambizione e limiti della terra. Il nostro desiderio è produrre vini che stimolino la curiosità, trasmettendo la passione che ci caratterizza, aggiunge.
I Colli Piacentini sono la tela su cui, dal 1988, la famiglia Salamini dipinge la propria visione. È per preservare gli equilibri delicati di questo angolo di mondo che utilizziamo tecniche di agricoltura biologica. La natura è la lente tramite la quale osserviamo il futuro. Applicando processi di produzione sostenibili nel lungo termine, lavoriamo con consapevolezza sapendo che il buon vino è frutto, prima di ogni altra cosa, del rispetto verso la terra e le forme di vita che lo abitano.
Tra le bottiglie più rinomate certamente Principessa (all'ingresso della stupenda cantina millenaria nel Castello, ove riposano 250.mila bottiglie seguite con cura e rispetto dei tempi imposti dalla natura, ti accoglie un cartello che recita " Non disturbare. La Principessa dorme nel Castello "), una fresca e suadente bolla da metodo classico ottenuta da bacche di uva Chardonnay, un'ottima bollicina di Piacenza; Pantera, un rosso fermo affinato in grandi botti di legno, combinazione di tradizione e innovazione. Attento mix tra territorio e gusto internazionale.

La sapiente unione di questi tre diversi vitigni (Barbera, Croatina e Cabernet Sauvignon), in percentuali legate ad un segreto gelosamente custodito, permette di racchiudere in questo vino la freschezza e la rusticità dei vitigni tradizionali assieme al corpo e alla suadenza del Cabernet Sauvignon; Bocca di Rosa, la grande sorpresa, l'interpretazione della Malvasia di Candia Aromatica secondo Luretta.
L'uva bandiera dei Colli Piacentini interpretata da Luretta, ha portato un vino fresco e intrigante, un vino dalla assoluta unicità che si caratterizza per la sue note dolci di fiori bianchi e la sua bevuta inconfondibile. Infine, Achab, l'impresa impossibile vinta, un Vino Rosso Fermo dalla struttura elegante e delicata, con sentori di viola e ribes. Un vino raffinato, ispirato alla Borgogna ma con le radici profondamente radicate nei colli piacentini.

Il futuro


Guardando al futuro, il must della casa è il rispetto della natura e della vite. Ogni sforzo è profuso per migliorare sempre di più la qualità dei nostri vini. Cantine Luretta è decisamente sulla buona strada.

Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione



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