Workers Buyout: la soluzione inaspettata per salvare 5.000 aziende italiane
Di Corato (Amundi RE Italia SGR): i WBO rappresentano un'opportunità concreta per l'Impact Investing
I Workers Buyout (WBO) emergono come una strategia promettente per affrontare le sfide economiche e sociali che affliggono il tessuto industriale italiano, secondo una recente ricerca condotta da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Amundi Italia e Coopfond. Lo studio, intitolato "Workers Buyout: L'impatto economico e sociale in Italia", esplora il potenziale di questo strumento nel contesto delle PMI italiane, con particolare attenzione alle aziende che potrebbero trovarsi ad affrontare crisi d'impresa o difficoltà legate al ricambio generazionale.
I risultati della ricerca evidenziano che i WBO sono particolarmente efficaci per le aziende di medie dimensioni (50-249 dipendenti), con un tasso di default medio del 9%, significativamente inferiore rispetto alle microimprese. Ogni anno in Italia, circa 5.000 aziende sono coinvolte in passaggi generazionali critici o in crisi d'impresa, coinvolgendo circa 130.000 lavoratori e generando un valore aggiunto totale di oltre 7,5 miliardi di Euro.
Giovanni Di Corato, CEO di Amundi RE Italia SGR, ha sottolineato l'importanza dei WBO come settore promettente per gli investitori istituzionali: "Si parla molto di Impact Investing ma le iniziative concrete sono ancora molto limitate. I Workers Buyout possono essere un settore promettente per gli investitori istituzionali in cui intraprendere, attraverso un fondo specializzato, interventi intenzionali, addizionali e misurabili, beneficiando di un livello di reddittività accettabile e sostenibile per i soggetti finanziati".
Per superare la "trappola del debito" che spesso affligge i WBO, la ricerca propone l'istituzione di un fondo di investimento specializzato in equipment renting. Questo fondo acquisterebbe le immobilizzazioni materiali necessarie al WBO e le affitterebbe, offrendo vantaggi sia per i WBO che per gli investitori.
Corrado Panzeri, Partner and Head of InnoTech Hub di The European House - Ambrosetti, ha evidenziato come i WBO si siano rivelati uno strumento efficace per preservare posti di lavoro e favorire la crescita economica, citando esempi di successo come GresLab e Fenix Pharma.
Andrea Passoni, amministratore delegato di Coopfond, ha sottolineato il ruolo dei WBO nel costruire un mercato più equo e inclusivo: "I Workers Buyout costituiscono un esempio concreto dell'apporto positivo che la cooperazione può garantire nella costruzione di un mercato più equo e inclusivo, capace di valorizzare il lavoro e di salvare il patrimonio di competenze presente nelle nostre comunità".
La ricerca evidenzia la necessità di un impegno congiunto tra attori pubblici e privati per incentivare la crescita e la sostenibilità dei WBO. Questo approccio potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per affrontare le sfide economiche attuali, preservando al contempo il patrimonio industriale e le competenze delle comunità locali.
