L'AI nel mid-market: investimenti in crescita e sfide da affrontare
Rantucci (Avanade): le aziende italiane riconoscono il valore strategico dell'IA e la necessità di un'adozione consapevole
La recente ricerca "Trendlines: AI Value Report 2025" condotta da Avanade, società fondata nel 2000 da Accenture LLP e Microsoft Corporation, rivela un quadro interessante sull'adozione dell'intelligenza artificiale nel settore mid-market. Lo studio, basato sulle risposte di 4.100 decisori aziendali, evidenzia una crescente fiducia nelle potenzialità dell'AI, con la maggior parte delle organizzazioni che prevede ritorni fino a quattro volte superiori entro 12 mesi.
Focalizzandosi sull'Italia, emerge un dato significativo: il 36% dei C-Level si sente "molto sicuro nella gestione degli aspetti emotivi e sociali legati all'adozione dell'IA", dimostrando un livello di fiducia decisamente elevato. Il mercato italiano punta principalmente su miglioramenti operativi (34%) e incremento della produttività (35%) come metriche chiave per valutare il valore delle soluzioni basate su AI.
Un aspetto cruciale evidenziato dalla ricerca riguarda la relazione tra valore dell'AI e fiducia. Oltre alle preoccupazioni su quali decisioni l'intelligenza artificiale possa gestire autonomamente, emerge la necessità di saper distinguere tra valore generato dall'uomo e valore generato dall'AI. L'Italia si distingue come il Paese con la percentuale più alta di fiducia nelle capacità della leadership di discernere tra contributi umani e contributi dell'AI. Solo il 17% degli intervistati italiani si dice molto preoccupato in merito a questa capacità, il 50% leggermente preoccupato, mentre il 32% non manifesta alcuna preoccupazione.
Emiliano Rantucci, Amministratore Delegato di Avanade Italia, ha commentato: "In Italia, stiamo assistendo a un momento di grande fiducia nelle potenzialità dell'intelligenza artificiale e le organizzazioni riconoscono non solo il valore strategico dell'IA, ma anche la necessità di un'adozione consapevole che tenga conto degli aspetti umani e sociali".
A livello globale, i risultati principali mostrano un aumento dei budget, con il 53% delle aziende intervistate che prevede di incrementare gli investimenti per i progetti di AI generativa fino al 25%. Si registra anche un'urgenza dovuta alle pressioni competitive, con l'85% delle aziende preoccupate di perdere il proprio vantaggio competitivo se non accelerano l'adozione dell'AI. Nonostante ciò, manca ancora una chiara tabella di marcia per l'adozione dell'IA: quasi la metà delle aziende intervistate sta ancora lavorando a un business case (48%) e il 42% è fermo alla fase del proof of concept.
Rodrigo Caserta, CEO di Avanade, ha sottolineato l'importanza di questo momento per le aziende del mid-market, evidenziando come gli investimenti in AI non debbano solo aumentare l'efficienza, ma anche stimolare l'innovazione futura e la crescita sostenibile.
Per rispondere alle esigenze del mercato e alle preoccupazioni legate all'infrastruttura tecnologica e alla sicurezza dei dati, Avanade ha sviluppato una suite di soluzioni per il mid-market. Queste soluzioni mirano ad aumentare la crescita dei ricavi, ottimizzare i processi aziendali e migliorare la produttività e la collaborazione. Inoltre, si concentrano sulla riduzione dei costi e il miglioramento dell'efficienza operativa, sul rafforzamento della sicurezza e sulla riduzione dei rischi operativi. Infine, le soluzioni di Avanade si propongono di potenziare i flussi di lavoro aziendali, modernizzando le tecnologie di dati legacy per semplificare il patrimonio informativo e fornire business intelligence avanzata da un nucleo digitale unificato e sicuro.
La ricerca evidenzia anche l'importanza di adottare strumenti come Microsoft Copilot per M365, che possono sbloccare il pieno potenziale dell'innovazione basata sull'AI e promuovere la trasformazione aziendale. Questo approccio si allinea con la necessità di passare da sistemi ERP legacy a soluzioni basate sull'AI per ottimizzare la gestione delle risorse e ridurre il time to value.
Un altro aspetto cruciale emerso dallo studio riguarda la sicurezza. Le aziende del mid-market stanno cercando di rafforzare le proprie difese attraverso strumenti consolidati che migliorano la visibilità sulle minacce, aumentano le capacità di rilevamento e risposta, e riducono l'impegno manuale grazie all'automazione. Questo si accompagna alla necessità di migrare e mettere al sicuro Windows Server, SQL e Linux Estate su Microsoft Azure, un passo fondamentale per modernizzare le infrastrutture digitali e prepararsi per future capacità di AI.
La ricerca di Avanade sottolinea come l'adozione dell'AI nel mid-market non sia solo una questione di tecnologia, ma richieda un approccio olistico che consideri anche gli aspetti umani, sociali e organizzativi. Le aziende che riusciranno a bilanciare questi elementi saranno quelle che potranno trarre i maggiori benefici dall'intelligenza artificiale, posizionandosi come leader nei rispettivi settori.
In conclusione, il report "Trendlines: AI Value Report 2025" offre una panoramica dettagliata sullo stato attuale e futuro dell'adozione dell'AI nel mid-market, evidenziando sia le opportunità che le sfide che le aziende devono affrontare. Con l'evolversi rapido della tecnologia AI, sarà fondamentale per le organizzazioni rimanere agili e adattabili, continuando a investire non solo in tecnologia, ma anche nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti.
L'Italia, con il suo alto livello di fiducia e consapevolezza, sembra ben posizionata per cogliere le opportunità offerte dall'AI. Tuttavia, come sottolineato da Rantucci, sarà cruciale mantenere un approccio equilibrato che tenga conto degli aspetti umani e sociali dell'adozione tecnologica. Solo così le aziende potranno veramente sfruttare il potenziale trasformativo dell'AI, guidando l'innovazione e la crescita sostenibile nel lungo termine.
