La corsa del Bitcoin e Wall Street
La febbre dell'oro digitale e l'euforia di Wall Street stanno raggiungendo livelli che non vedevo da tempo.
Osservando i mercati in questi giorni, non posso fare a meno di notare come il Bitcoin abbia superato la soglia degli 80.000 dollari e continua a correre, stabilendo nuovi record giorno dopo giorno.
È un momento di straordinaria effervescenza, ma mi chiedo quanto sia sostenibile questa corsa e, in vista della tassazione italiana, perché i risparmiatori italiano dovrebbero essere così penalizzati rispetto agli stranieri?
Anche chi ha investito negli Etf sulle criptovalute avrà vantaggio notevoli.
Ma anche i mercati azionari americani continuano a macinare massimi su massimi, con l'S&P 500 che ha superato quota 6.000 punti. Le proiezioni mi portano a credere che potremmo vedere livelli ancora più alti, a meno ovviamente di casi particolari, come estensioni di guerre e altre crisi, ma c'è chi addirittura parla di 10.
000 punti in 5 anni!
Non posso ignorare alcuni segnali di cautela.
Gli indicatori di valutazione sono a livelli storicamente elevati, ricordando pericolosamente le bolle speculative del passato.
Il rapporto tra capitalizzazione di mercato e PIL supera il 205%, un livello che storicamente ha preceduto correzioni significative e sulle quali è il caso di essere particolarmente vigili.
Personalmente, credo che sia fondamentale mantenere un approccio equilibrato, ora come sempre in caso di investimenti.
Mentre l'entusiasmo attuale potrebbe continuare nel breve termine, la prudenza suggerisce di non farsi trascinare troppo dall'euforia del momento.

