Il Welfare aziendale è la chiave per attrarre e trattenere i talenti
Ruggiero (Edenred Italia): i dati dell'Osservatorio Welfare 2024 dicono che il welfare può ridurre il gap generazionale sul lavoro
L'edizione romana del Welfare Forum, organizzato da Edenred Italia, ha offerto un'importante occasione per analizzare gli attuali scenari lavorativi e le sfide che le aziende devono affrontare per attrarre e trattenere i talenti. L'evento ha visto la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti aziendali.
Fabrizio Ruggiero, amministratore delegato di Edenred Italia, ha aperto l'evento sottolineando come il welfare aziendale possa essere uno strumento efficace per ridurre il gap generazionale sul lavoro. In un contesto in cui quattro generazioni possono coesistere all'interno di una stessa realtà lavorativa, è fondamentale promuovere un ambiente professionale multigenerazionale che valorizzi sia l'esperienza che l'innovazione.
L'Osservatorio Welfare 2024, presentato da Giulio Siniscalco, Commercial Director Benefit & Engagement di Edenred Italia, ha fornito dati significativi sulla percezione dei lavoratori italiani riguardo al benessere sul lavoro. Il 68% dei dipendenti ritiene che la condizione lavorativa abbia un impatto rilevante sul benessere mentale e psicologico. Tuttavia, solo il 29% percepisce un impegno significativo da parte dell'azienda per migliorare la propria condizione e incrementare il wellbeing.
Un dato allarmante emerso dall'indagine è che il 76% dei dipendenti intervistati dichiara di aver sperimentato almeno un sintomo attribuibile al burnout nella recente esperienza lavorativa. Tra i principali stati vissuti, il 35% ha indicato una sensazione di sfinimento, percentuale che sale al 43% tra i Millennials.
La soddisfazione lavorativa resta un tema centrale per l'attrattività delle aziende. Solo un lavoratore su due si dichiara appagato dalla propria condizione. L'engagement per i lavoratori si realizza principalmente nel sentirsi responsabilizzati (62%), apprezzati (52%) e coinvolti (51%).
Un dato particolarmente significativo è che il 68% dei dipendenti si dichiara pronto a cambiare lavoro per una migliore offerta di welfare. Questo sottolinea l'importanza di un sistema di welfare strutturato e digitalizzato come leva per processi di attraction e retention sempre più efficaci.
Tra i concetti più frequentemente associati alle esigenze di welfare aziendale, il work-life balance rappresenta l'ambito principale, indicato dal 25% del campione. Seguono l'incentivazione e premialità (15%), il supporto alle famiglie (14%) e il lavoro flessibile (13%).
In conclusione, l'evento ha evidenziato come il welfare aziendale sia diventato un elemento chiave per le aziende che vogliono attrarre e trattenere i talenti, rispondendo alle nuove esigenze dei lavoratori e promuovendo un ambiente di lavoro più sano e produttivo.