La battaglia tra Manchester City e Premier League: chi vincerà la guerra legale?
Le recenti sentenze hanno decisamente alzato l'asticella e l'interesse, anche mediatico. Il calcio inglese in bilico?
La disputa legale tra il Manchester City e la Premier League si sta trasformando in una vera e propria guerra mediatica, mentre entrambe le parti cercano di influenzare l'opinione pubblica riguardo all'esito del ricorso del City sulle regole relative alle transazioni tra parti associate (APT). Un verdetto di 175 pagine, reso noto recentemente, ha messo in luce le contestazioni del City nei confronti delle regole APT, insieme alle conclusioni di tre giudici in pensione. Questi ultimi non hanno accolto alcun "rimedio ingiuntivo o risarcimento danni" per nessuna delle parti, respingendo la maggior parte delle obiezioni del City e confermando che le regole stesse sono, nella maggior parte dei casi, adeguate.
Tuttavia, il tribunale ha dichiarato illegittimo un aspetto delle regole APT, in particolare l'esclusione dei prestiti agli azionisti a tasso zero. Ha anche rilevato che la Premier League non ha consentito ai club di "commentare i dati di transazioni comparabili su cui si basa" la sua valutazione del "valore equo di mercato" (FMV), il che è stato considerato "proceduralmente ingiusto." Di conseguenza, è probabile che la Premier League modifichi le sue regole APT.

Inoltre, le valutazioni della Premier League riguardanti due sponsorizzazioni del Manchester City, una con Etihad Airways e l'altra con Abu Dhabi Bank, sono state dichiarate non rappresentative del "valore equo" e devono ora essere rivalutate. Questo processo potrebbe portare il City a richiedere un risarcimento danni alla lega in una causa separata.
Quali sono le implicazioni di queste sentenze? Gli esperti legali e gli analisti concordano che le decisioni offrono vantaggi a entrambe le parti: le regole APT della Premier League sono state confermate come idonee, mentre il City ha ottenuto vittorie significative riguardo a specifici accordi di sponsorizzazione. La Premier League ha sottolineato che le fondamenta delle sue regole APT sono state rispettate, ma il City ha utilizzato il risultato per affermare che si tratta di una "vittoria assoluta" per il club.
La battaglia legale si intensifica, con il City desideroso di contestare le 115 accuse mosse dalla Premier League riguardo a presunti violazioni delle regole finanziarie. La lega ha speso 45 milioni di sterline (circa 59 milioni di dollari) in spese legali nel 2023, e le previsioni per il 2024 non sono affatto più ottimistiche. Il consigliere generale del Manchester City, Simon Cliff, ha affermato in passato che il presidente del club, Khaldoon Mubarak, preferirebbe spendere "30 milioni di sterline per i 50 migliori avvocati del mondo per citare in giudizio la UEFA" piuttosto che pagare una multa per le precedenti controversie legali.
Con le tensioni in aumento, il City è determinato a creare un contesto in cui la Premier League non possa legittimamente sostenere e applicare le proprie regole. "È un pareggio combattuto", ha commentato Andy Korman, partner di The Sports Consultancy Legal, suggerendo che la sentenza possa rappresentare un equilibrio tra le due organizzazioni. La Premier League ha affermato che il City ha sfidato "la legalità, la progettazione, la struttura e l'attuazione delle regole APT", sottolineando che il club non ha avuto successo nella maggior parte delle sue contestazioni.
Mentre la Premier League si prepara a modificare le sue regole APT, il City ha evidenziato che il tribunale ha dichiarato illegali le decisioni relative a due importanti accordi di sponsorizzazione, annullando così le valutazioni precedenti. Il club ha affermato che le regole APT violate hanno discriminato le transazioni e hanno portato a un "irragionevole ritardo" nella valutazione del valore di mercato.
In seguito alla sentenza, si prospetta che la Premier League riveda la sua pratica di esclusione dei prestiti degli azionisti dalle sue regole APT. Questi prestiti, considerati illegittimi dal tribunale, sono stati definiti una "distorsione evidente della concorrenza." Il Manchester City sostiene che tali prestiti non siano effettuati a valore equo di mercato (FMV) e che abbiano un impatto discriminatorio e distorsivo sui vari club, in contrasto con il principio delle Regole di Profitto e Sostenibilità (PSR).
Dall'altra parte, la Premier League ha ribattuto che l'esclusione dei prestiti agli azionisti non è discriminatoria, in quanto è aperta a tutti i proprietari di club di fornire prestiti a condizioni non commerciali. Questo approccio, secondo la lega, è cruciale per incentivare gli investimenti da parte dei proprietari. Tuttavia, il tribunale ha respinto questa giustificazione, affermando che "una differenza di trattamento tra prestiti agli azionisti e altre transazioni APT costituisce una distorsione della concorrenza."
Il tribunale ha concluso che l'esclusione dei prestiti agli azionisti rappresenta una restrizione della concorrenza per oggetto, creando una chiara distorsione tra le diverse forme di finanziamento. La decisione ha anche evidenziato che non esiste un'analoga esclusione per i prestiti agli azionisti nei regolamenti sulla sostenibilità finanziaria della UEFA, che hanno sostituito le norme sul fair play finanziario nel 2022.
Queste sentenze segnano un punto cruciale nel lungo e complesso scontro tra il Manchester City e la Premier League, con implicazioni significative per il futuro della gestione finanziaria nel calcio inglese. I legali del City fanno notare che il tribunale ha stabilito che le norme APT, nella loro forma attuale, sono state ritenute "discriminatorie" e "proceduralmente ingiuste." Questo potrebbe aprire la strada a un cambiamento delle dinamiche di potere all'interno della lega, specialmente per quanto riguarda il modo in cui i club vengono valutati e come possono gestire le loro sponsorizzazioni.
Con una battaglia legale così complessa e un futuro incerto, non è chiaro come si evolverà questa situazione. La tensione tra il Manchester City e la Premier League non mostra segni di attenuazione, e i prossimi sviluppi potrebbero avere un impatto profondo non solo sul club e sulla lega, ma sull'intero panorama calcistico europeo. L'attenzione è ora rivolta a come entrambe le parti risponderanno alle sentenze e se saranno in grado di trovare un terreno comune o se la contesa si intensificherà ulteriormente.
Il futuro di queste regole e la loro applicazione rimangono in bilico mentre il Manchester City si prepara a combattere non solo per la sua reputazione, ma anche per la sua posizione nel mondo del calcio. La saga legale continua, e il mondo del calcio osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che le decisioni prese in questo contesto potrebbero ridefinire le regole del gioco.