Podere Vito Cardinali: un'oasi di sostenibilità e tradizione - Vinitor sapiens
Produzione di vini unici con uve autoctone, utilizzando pratiche sostenibili e promuovendo il territorio
Un Progetto Unico nel suo Genere Sulle colline marchigiane intorno a Morro D'Alba, provincia di Ancona, sta prendendo corpo un progetto che coniuga tradizione, qualità, sostenibilità unico nel suo genere. Stiamo parlando del Podere Vito Cardinali, nato per dar forma all'amore per la sua terra di Vito Cardinali. Amore che gli è stato trasmesso sicuramente dalla sua famiglia e, soprattutto, dal padre.
La Visione di Ezio Cardinali "La terra è per sempre. La terra è vita. La terra è un bene di tutti." Con questo spirito Ezio Cardinali, padre di Vito, piantò un meraviglioso albero di noce proprio in prossimità di dove ora nasce il nostro Podere. E a chi obiettava che non ne avrebbe mai visto nascere i frutti rispondeva "non lo pianto per me, ma per chi verrà dopo di me e potrà godere dell'ombra e dei frutti di questo noce, solamente perché qualcuno prima di lui lo ha piantato".
Dalla Passione alla Realtà Una visione più che mai attuale, che si traduce in diverse attività concrete di supporto e valorizzazione del territorio, partendo dalla sponsorizzazione di progetti green, all'attuazione di processi produttivi che partono dal rispetto per la terra. I primi ettari sono acquistati nel 1972 mentre nel 1977 nasce ufficialmente il Podere. All'inizio si tratta di pochi ettari che dovevano servire come "buen retiro" per saltuarie fughe dalla realtà industriale di Milano e per tornare nei luoghi dell'infanzia e della prima gioventù del fondatore. Poi, la passione per quelle zone, la volontà di fare qualcosa di più per il territorio e per preservarne le antiche colture, hanno spinto Vito Cardinali ad investire ancora più risorse ed energie in questo progetto.

La Produzione di Vino Nel contesto naturale di queste colline, Vito coltiva un sogno nel sogno: produrre vino e farlo con uve autoctone della sua terra. Per meglio comprendere il suolo, l'enologo residente Enrico Simonini, attraverso una collaborazione con l'Istituto ISVEA ha realizzato un'analisi di microzonazione per capire, partendo dalle potenzialità del terreno, quali potessero essere le azioni migliori da realizzare in campo, con l'obiettivo di lavorare al meglio nei vigneti - i cui suoli sono trattati con inerbimento e sovescio - in modo da arrivare alla raccolta con uve sane e di ottima qualità.
I Vitigni Autoctoni
Per questo si piantano sia Verdicchio che Lacrima. I primi esperimenti, le prime micro-vinificazione e, quindi, dopo aver compreso le grandi potenzialità di questo territorio la decisione di proseguire con la costruzione, nel 2021, della cantina ipogea, studiata nei minimi dettagli per integrarsi perfettamente con l'ambiente circostante.
Le Nuove Etichette La prima vinificazione avviene proprio con la vendemmia 2023 con la nascita di due Vito, verdicchio in purezza. Dalla migliore selezione delle uve, infatti, nascono due vini con questa meravigliosa bacca bianca. Un Vito Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC e un Vito
Vito Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico DOCG che valorizzerà, all'interno della selezione di uve, quelle che sono ritenute le migliori in assoluto, per creare un grande bianco da invecchiamento. Ma l'azienda non è solo Verdicchio. L'altra grande proposta si chiama Lacrima. Vitigno unico che può essere coltivato solo nella Provincia di Ancona e nel comune di Morro d'Alba. Un vitigno sul quale proprio Vito ha volto spingere per la sua unicità e per essere il portabandiera del territorio.
La Coesione del Team "Una cosa che mi ha personalmente colpito e affascinato il primo giorno di lavoro in azienda è stata la coesione tra le persone in tutti gli aspetti aziendali. I dipendenti storici pronti a insegnare e a spendersi senza riserva per i più giovani. Ci piace pensare/credere che la scelta di un team giovane, ben supportato da persone di esperienza, sia ad oggi la parte fondante e più importante della nostra storia. Nella produzione ci sentiamo responsabili della salvaguardia di queste nostre varietà autoctone, e per questo le rispettiamo al massimo e guardiamo ai minimi dettagli in tutte le fasi produttive" spiega l'enologo Enrico Simonini.
Obiettivi Futuri Nei prossimi anni, l'obiettivo principale è aumentare la produzione a 100.000 bottiglie rispetto alle 30.000 attuali, suddivise tra Verdicchio e Lacrima. Si prevede anche l'introduzione di nuove etichette, come il Vito Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico DOCG, e un focus sulla qualità delle uve per creare grandi vini da invecchiamento.
La Vendemmia 2024 "La vendemmia 2024 si è presentata a noi con un ampio anticipo, e questa è stata una risposta delle uve ad una annata particolarmente siccitosa e calda anche nelle ultime fasi della maturazione. La nostra grande fortuna è, come sempre, il suolo. Un terreno con una buona parte di argilla ha trattenuto l'acqua mettendola a disposizione delle piante nelle fasi cruciali, e questo ci ha consentito di ottenere uve di eccellente qualità. Si aggiunge il grande lavoro svolto in campo per proteggere le uve dal grande caldo, mantenendo coperti i grappoli fino al giorno della raccolta. Un'annata come questa la definirei davvero sfidante e sicuramente di insegnamento per toccare con mano la resilienza dei nostri vigneti davanti alle condizioni climatiche ormai sempre più in evoluzione" ricorda Simonini.
Prospettive di Mercato Quanto ai principali mercati di sbocco l'azienda fa parte del gruppo Cardinali Holding, che ha sedi in Italia, Francia e Germania, suggerendo una vocazione internazionale. Inoltre, la produzione di alta qualità e l'approccio sostenibile possono attrarre mercati attenti all'eccellenza e all'eco-sostenibilità. Le prospettive sono interessanti. Nei prossimi anni conta di arrivare a una produzione di 100 mila bottiglie, derivanti dagli attuali 35 ettari di vigneto coltivati per il 77% a Verdicchio e il restante a Trebbiano.
Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione