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06/11/2024

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Studio Ey su AI e lavoro: come cambieranno le professioni entro il 2030

Renna (Fastweb): l'AI richiede investimenti in infrastrutture, formazione e governance per rimanere competitivi

Il recente rapporto "Intelligenza Artificiale e trasformazione delle organizzazioni e del lavoro. Sfide e opportunità in otto settori", commissionato da Fastweb e realizzato da EY, offre una panoramica dettagliata sull'impatto trasformativo dell'AI sulle professioni e sulle competenze richieste dal mercato del lavoro nei prossimi anni.
Lo studio prevede una crescita continua della domanda di lavoro in Italia fino al 2030, con un'enfasi particolare sulle figure professionali tecniche in otto settori chiave: Banking & Assicurazioni, ICT, Comunicazione e media, Pubblica Amministrazione, Sanità, Istruzione e Formazione, Manufacturing e Retail. Il settore Banking e Assicurazioni, già tecnologicamente maturo, potrebbe vedere un incremento fino al 5,8% nella domanda di lavoro.
Un aspetto cruciale emerso dalla ricerca è la necessità di formazione continua. Si stima che entro il 2030, fino al 75% dei profili professionali richiederanno upskilling o reskilling delle proprie competenze. Questo trend sottolinea l'importanza di programmi di formazione mirati per adattarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro.



Tra le figure professionali in forte ascesa, spiccano i data scientist (+9,1% nel Banking), i responsabili privacy e compliance (+7,8% nella PA), gli esperti di sicurezza dati (+12,1% nell'ICT), gli specialisti in cybersecurity (+12,5% nel Banking) e gli esperti in cloud computing. Inoltre, si prevede una crescente domanda per figure specializzate in AI, come gli AI engineer (+8,7% nel settore Comunicazione e Media).
Walter Renna, Amministratore Delegato di Fastweb, ha commentato: "La ricerca di EY evidenzia l'impatto dirompente dell'Intelligenza Artificiale su economia e lavoro. Per governare questo cambiamento epocale, oltre agli investimenti in infrastrutture e prodotti AI, servono programmi di formazione per le persone e strutture aziendali dedicate, con strumenti di governance per un'adozione sicura dell'AI nei processi aziendali."

Irene Pipola, EY Italia Sustainability Consulting Leader, ha aggiunto: "L'intelligenza artificiale faciliterà alcune attività come, a titolo esemplificativo, la raccolta dati, la preparazione di testi, la traduzione e molte altre operazioni dispendiose in termini di tempo, ma non sostituirà l'intervento umano. I professionisti saranno chiamati a supervisionare e verificare quanto prodotto dall'AI."

Il rapporto identifica tre fattori chiave di successo per l'adozione dell'AI nelle organizzazioni: una governance ibrida che promuova sperimentazioni, lo sviluppo di competenze attraverso programmi di formazione specifici, e investimenti in infrastrutture cloud e cybersecurity.


Francesco Di Costanzo, Presidente Fondazione Italia Digitale, ha sottolineato l'importanza di un approccio equilibrato: "L'intelligenza artificiale generativa è una straordinaria opportunità per le pubbliche amministrazioni, le aziende, i professionisti e i cittadini. Come in ogni cambiamento così impattante c'è bisogno di sfruttarne la parte positiva e gestire e combattere l'utilizzo scorretto."

Questo studio offre una visione chiara delle sfide e delle opportunità che l'AI porterà nel mondo del lavoro, evidenziando la necessità di un'adozione consapevole e strategica di queste tecnologie per rimanere competitivi in un'economia sempre più digitalizzata.
Il rapporto sottolinea anche l'importanza delle competenze trasversali nel nuovo panorama lavorativo. Oltre alle competenze tecniche come il Data Management e la padronanza dei principi dell'AI, saranno sempre più richieste abilità come la capacità di collaborare in team, la flessibilità, l'adattabilità, il problem solving e il pensiero critico. Queste soft skills saranno cruciali per integrare efficacemente l'AI nei processi lavorativi e per gestire le nuove sfide che emergeranno.


L'On. Walter Rizzetto, Presidente XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati, ha evidenziato l'importanza di studi come questo per guidare le politiche future: "L'Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il nostro modo di vivere e lavorare. Per questo è indispensabile lo studio delle sue dinamiche per delineare le politiche necessarie da avviare, con l'obiettivo di favorirne lo sviluppo e mitigare i potenziali impatti negativi."

Un aspetto interessante emerso dalla ricerca è la trasformazione dei settori tradizionalmente meno tecnologici. Si prevede che l'Istruzione e Formazione, Comunicazione e Media, Sanità e Pubblica Amministrazione subiranno una maggiore trasformazione nel prossimo futuro, grazie all'introduzione dell'AI generativa. Questo suggerisce che l'impatto dell'AI non sarà limitato ai settori tecnologici, ma si estenderà a tutti gli ambiti dell'economia.
La ricerca evidenzia anche l'importanza di una governance ibrida nell'adozione dell'AI. Le organizzazioni dovranno promuovere sperimentazioni all'interno dei vari dipartimenti, creando best practice diffuse in tutta la struttura. Questo approccio permetterà di massimizzare i vantaggi derivanti dall'integrazione dell'AI, garantendo al contempo un'adozione sicura e responsabile.



In conclusione, il rapporto "Intelligenza Artificiale e trasformazione delle organizzazioni e del lavoro" offre una visione completa e dettagliata delle sfide e delle opportunità che l'AI porterà nel mondo del lavoro italiano nei prossimi anni. Emerge chiaramente che per sfruttare appieno il potenziale dell'AI, sarà necessario un approccio olistico che comprenda investimenti in infrastrutture, formazione continua del personale, sviluppo di competenze trasversali e una governance attenta e flessibile.
Le organizzazioni che sapranno adattarsi a questo nuovo scenario, investendo nelle giuste competenze e tecnologie, saranno in grado di trarre il massimo vantaggio dalla rivoluzione dell'AI, migliorando la produttività, l'innovazione e la competitività nel mercato globale. Al contempo, sarà fondamentale gestire questa transizione in modo responsabile, assicurando che i benefici dell'AI siano distribuiti equamente e che le eventuali criticità siano affrontate in modo proattivo e consapevole.


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