Lavoro e AI: il 10% dei professionisti assunti nel 2024 ha ruoli inediti
Albergoni (LinkedIn): competenze lavorative destinate a cambiare del 70% entro il 2030, spinte dall'AI
Il panorama professionale sta attraversando una trasformazione senza precedenti, come evidenziato dai recenti dati di LinkedIn, il più grande network professionale al mondo. L'analisi mostra che il 10% delle nuove assunzioni nel 2024 riguarda posizioni che non esistevano nel 2000, tra cui data scientist, sustainability manager e AI engineer, segnalando un cambiamento radicale nelle competenze richieste dal mercato del lavoro. Il Work Change Snapshot di LinkedIn mette in luce l'evoluzione degli ambienti lavorativi moderni, con il 78% dei leader italiani che conferma un'accelerazione nel ritmo del cambiamento professionale. Un dato significativo emerge dalla ricerca condotta su oltre 5.000 leader aziendali globali, di cui più di 100 in Italia: le competenze necessarie per i lavori sono destinate a mutare del 70% entro il 2030 rispetto al 2016, principalmente a causa dei rapidi sviluppi tecnologici.
Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia, sottolinea: "Le aziende sono chiamate a gestire cambiamenti epocali nel modo in cui viene svolto il lavoro. Sebbene l'intelligenza artificiale abbia un enorme potenziale per migliorare il lavoro quotidiano, la maggior parte delle aziende sta ancora cercando di capire come sfruttare al meglio questo potenziale. Non sorprende che i leader si affidino ai team HR per ricevere aiuto nel gestire questi cambiamenti e sfruttare al meglio le opportunità che si presentano".

L'impatto dell'AI è già tangibile: l'83% dei business leader italiani riconosce i potenziali benefici della tecnologia, anche se solo il 10% afferma di essere all'avanguardia nella sua adozione. Questo scenario pone sfide significative per i professionisti delle risorse umane, con il 55% che riporta aspettative crescenti sul lavoro. Il 42% si sente sopraffatto dal numero di decisioni quotidiane da prendere, mentre il 21% dedica fino a un quarto della settimana lavorativa alla ricerca di informazioni e approfondimenti necessari. In risposta a queste esigenze, LinkedIn ha introdotto nuovi strumenti basati sull'AI, tra cui Hiring Assistant, il primo "agente" AI della piattaforma, attualmente in fase di test presso aziende come AMD, Canva, Siemens e Zurich Insurance.
Questo strumento è stato progettato per gestire le attività più ripetitive dei recruiter, permettendo loro di concentrarsi su compiti a maggiore impatto, come la consulenza ai manager sulle assunzioni e la creazione di esperienze di candidatura eccezionali. I risultati preliminari sono estremamente promettenti: i recruiter che utilizzano messaggi assistiti dall'AI registrano un tasso di accettazione superiore del 44% e risposte più rapide dell'11%. In Italia, specificamente, i messaggi InMail assistiti dall'AI in italiano hanno mostrato un tasso di accettazione superiore del 40% rispetto ai messaggi tradizionali. La piattaforma ha inoltre annunciato l'espansione delle funzionalità di coaching basate sull'AI all'interno di LinkedIn Learning, introducendo scenari interattivi per lo sviluppo delle competenze relazionali. Questa nuova funzionalità permette agli utenti di esercitarsi in situazioni come la gestione delle performance, il bilanciamento tra vita privata e lavoro, e l'invio di feedback, utilizzando sia la voce che il testo. Inizialmente disponibile per gli account LinkedIn Learning Hub, la funzionalità sarà estesa a tutti gli utenti globali con account LinkedIn Learning Hub o LinkedIn Premium nel corso del prossimo anno. La trasformazione digitale sta ridefinendo non solo i ruoli lavorativi ma anche le modalità di apprendimento e sviluppo professionale. I dati mostrano che le aziende che abbracciano l'innovazione tecnologica e investono nella formazione continua dei propri dipendenti sono meglio posizionate per affrontare le sfide future del mercato del lavoro. L'analisi evidenzia anche un cambiamento significativo nelle competenze più richieste.
Oltre alle tradizionali competenze tecniche, emerge una crescente domanda di soft skills come pensiero critico, capacità di problem-solving e intelligenza emotiva. Questo mix di competenze tecniche e umane sta diventando sempre più cruciale nel panorama professionale in evoluzione.
LinkedIn sta inoltre osservando un aumento significativo nelle ricerche di professionisti con competenze in AI e machine learning, con una crescita del 71% rispetto all'anno precedente. Le aziende stanno cercando attivamente profili che possano guidare l'implementazione di soluzioni basate sull'AI, gestire progetti di trasformazione digitale e sviluppare strategie innovative.
La piattaforma ha anche rilevato un incremento del 45% nelle offerte di lavoro che citano specificamente competenze in sostenibilità e ESG (Environmental, Social, and Governance), riflettendo la crescente importanza delle tematiche ambientali e sociali nel mondo aziendale. Per supportare questa trasformazione, LinkedIn ha implementato anche nuovi strumenti di analisi predittiva che aiutano le organizzazioni a identificare i trend emergenti nel mercato del lavoro e a pianificare strategie di sviluppo delle competenze più efficaci.
Questi strumenti utilizzano algoritmi avanzati per analizzare milioni di dati e fornire insights actionable per le decisioni strategiche in ambito HR. "Il futuro del lavoro è già qui", conclude Albergoni, "e le organizzazioni che sapranno adattarsi rapidamente a questi cambiamenti, investendo nelle giuste tecnologie e nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti, saranno quelle che prospereranno nel nuovo scenario economico globale"