I Brand: un pilastro per l'economia italiana nel 2024
Mutti (Centromarca): la Marca è un binomio inscindibile con l'Italia, fatto di qualità e creatività
Le industrie aderenti a Centromarca, tra le più importanti nei settori alimentare, bevande e chimico casa/persona, confermano il loro ruolo strategico nell'economia italiana. Secondo lo studio "La Marca crea valore per l'Italia", realizzato da Althesys Strategic Consultants e presentato a Roma, nel 2023 queste aziende hanno generato un Valore Condiviso di 87,2 miliardi di euro, pari al 4,2% del PIL, con una crescita del 19% rispetto al 2019.
Francesco Mutti, presidente di Centromarca, sottolinea: "La Marca identifica l'Italia e insieme formano un binomio inscindibile fatto di qualità e di creatività, di bello e di ben fatto. Un patrimonio che il nostro Paese deve tutelare e valorizzare." Mutti evidenzia come l'Industria di Marca vada oltre il mero contributo economico, investendo in innovazione sostenibile, ricerca e sviluppo dei talenti.

Il Valore Condiviso generato lungo la filiera supera di tre volte quello della sola fase industriale. L'apporto fiscale è significativo, con 28,7 miliardi di euro di contribuzione, pari al 5% delle entrate fiscali 2023. Ogni lavoratore delle industrie Centromarca contribuisce a creare 7,2 posti di lavoro in Italia, per un totale di 1 milione di persone occupate, di cui 738.760 nella filiera del largo consumo.
Alessandro Marangoni, CEO di Althesys, sottolinea l'importanza strategica della produzione nazionale: "Senza la base produttiva industriale italiana, i fornitori non avrebbero mercati sufficienti e a valle mancherebbero i prodotti destinati alla commercializzazione verso i consumatori."
Le imprese associate generano 26,6 miliardi di euro di salari lordi, con un incremento del 17% rispetto al 2019. Il Valore Condiviso si distribuisce tra l'attività produttiva (26,9 miliardi), i fornitori (13,9 miliardi), la logistica (1 miliardo) e i canali commerciali (45,4 miliardi).
Mutti sottolinea la necessità di un quadro normativo che favorisca la crescita dimensionale delle industrie e gli investimenti in ricerca. Propone misure a costo zero per lo Stato, come interventi di semplificazione e efficientamento della logistica di filiera, puntando sulla digitalizzazione. Centromarca si oppone a qualsiasi inasprimento delle imposte sui consumi, che ridurrebbe il potere d'acquisto delle famiglie italiane.
Lo studio evidenzia come l'Industria di Marca sia un attore indispensabile nel settore del largo consumo, una filiera strategica per il Paese. La richiesta di una seria politica industriale che porti maggiore efficienza al sistema emerge come priorità per mantenere e rafforzare la competitività delle imprese sui mercati interno e internazionale.
L'impatto dell'Industria di Marca si estende ben oltre i confini aziendali, influenzando positivamente l'intera catena del valore e contribuendo significativamente all'economia nazionale. La capacità di generare occupazione, stimolare l'innovazione e sostenere il made in Italy si conferma come un asset fondamentale per il futuro economico del Paese.