Crescita record nel real estate italiano: investimenti raddoppiati nel 2024
Gandellini (CBRE): investimenti nel real estate crescono del 114% nel terzo trimestre 2024
Testo:
Nel terzo trimestre del 2024, il mercato italiano del commercial real estate ha registrato investimenti per quasi 3 miliardi di euro, segnando un incremento del 114% rispetto all'anno precedente. Dall'inizio del 2024, i volumi di investimento hanno raggiunto 6,45 miliardi di euro, avvicinandosi ai totali del 2023 e crescendo del 69% nei primi nove mesi rispetto all'anno passato.
Le previsioni per la fine dell'anno suggeriscono che i volumi di investimento potrebbero avvicinarsi ai livelli del 2021, grazie anche a grandi operazioni nel settore Retail. La recente riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE ha contribuito a diminuire i tassi EUR IRS, favorendo una riduzione del costo del debito che potrebbe ulteriormente stimolare gli investimenti. Silvia Gandellini, Head of Capital Markets e Head of A&T High Street di CBRE Italy, ha dichiarato: "La crescita dei volumi d’investimento nel terzo trimestre del 2024 ha interessato tutte le principali asset class, nonostante un certo attendismo da parte dei capitali core."
Il settore Retail ha guidato gli investimenti nel trimestre con 1,3 miliardi di euro, trainato da una significativa operazione nel quadrilatero del lusso di Milano. L'interesse per il high street rimane forte, mitigando l'impatto dell'aumento dei tassi sui prezzi. Gli investitori istituzionali preferiscono il grocery retail e retail warehouse, attratti da opportunità a rendimenti competitivi.
L'asset class Hotels ha visto 450 milioni di euro investiti nel trimestre, con un totale di 1,4 miliardi di euro dall'inizio dell'anno, dominata da operazioni di owner operator. La performance dell'industria alberghiera italiana è positiva, con una crescita continua dei valori di Average Daily Rate (ADR), soprattutto nei segmenti upscale e luxury.
Il settore Office ha eguagliato i volumi d'investimento dell'intero 2023 nei primi nove mesi, con 1,2 miliardi di euro, focalizzandosi su strategie value-add e mercati prime. Anche se c'è un certo attendismo per gli investimenti core, la situazione potrebbe migliorare con ulteriori riduzioni del costo del debito.
Per quanto riguarda Industrial & Logistics, i volumi hanno toccato 1,1 miliardi di euro dall'inizio dell'anno, con un focus su opportunità value-add e mercati occupier primari.
Nel settore Living, i volumi restano bassi a causa del divario tra aspettative di prezzo e offerta nel mercato degli studentati e Build-to-Rent. Tuttavia, l'interesse per le città universitarie e i mercati locali è in crescita.
Infine, il settore Alternative ha visto investimenti limitati, con meno di 100 milioni di euro nel terzo trimestre, ma rimane un forte interesse per l'Operational Real Estate, in particolare nelle infrastrutture e strutture sanitarie.
In sintesi, il mercato immobiliare italiano mostra segni di robusta ripresa, con investitori che, sebbene selettivi, stanno trovando nuove opportunità grazie alla stabilizzazione dei rendimenti e alla riduzione del costo del debito.