Competenze e carriera: il gap tra fiducia dei lavoratori e investimenti aziendali
Uribe (ADP): Sviluppo delle competenze cruciale per engagement e risultati aziendali
Il panorama delle competenze professionali in Italia mostra un quadro complesso, con una significativa discrepanza tra la fiducia dei lavoratori nelle proprie capacità e la percezione degli investimenti aziendali nella formazione. Secondo la recente survey "People at Work 2024: A Global Workforce View" condotta dall'ADP Research Institute, il 52% dei lavoratori italiani ritiene di possedere le competenze necessarie per avanzare nella propria carriera nei prossimi tre anni.Questo dato, tuttavia, presenta variazioni significative in base all'età. I lavoratori over 55 mostrano la maggiore fiducia nelle proprie competenze (57%), mentre solo il 37% dei giovani tra i 18 e i 24 anni condivide questa convinzione. La fascia d'età 25-34 anni si posiziona a metà strada, con il 49% che si sente preparato per una progressione di carriera.Nonostante questa fiducia diffusa, emerge una criticità nel rapporto tra lavoratori e aziende riguardo allo sviluppo delle competenze. Solo il 30% dei dipendenti ritiene che la propria azienda investa adeguatamente nella formazione, con una percentuale identica di incerti e di chi non crede negli sforzi aziendali in questo ambito.
Il settore "Architecture, Engineering & Building" si distingue positivamente, mentre le aziende con 100-249 dipendenti registrano il livello di fiducia più alto (36%).È interessante notare che il 46% dei lavoratori dichiara di discutere regolarmente delle proprie esigenze formative con il datore di lavoro, con una percentuale più elevata tra i giovani (57% nella fascia 18-24 e 52% nella fascia 25-34). Inoltre, il 44% degli intervistati riconosce la necessità di acquisire competenze tecnologiche attualmente non considerate essenziali per il proprio ruolo.La Marcela Uribe, General Manager Southern Europe di ADP, commenta: "È preoccupante, anche se non sorprendente, che i lavoratori ritengano che i propri datori di lavoro non diano priorità allo sviluppo della loro carriera attraverso la formazione sulle competenze." Uribe sottolinea l'importanza di questo aspetto per l'engagement, la fidelizzazione e i risultati aziendali, definendo i dipendenti come "la spina dorsale di ogni azienda".A livello globale, le tendenze sono simili a quelle italiane. Il 60% dei lavoratori nel mondo si sente preparato per avanzare di carriera, ma solo il 47% crede che il proprio datore di lavoro investa adeguatamente nelle competenze necessarie per una promozione.
Quasi la metà della forza lavoro globale concorda sulla necessità di acquisire nuove competenze tecnologiche in futuro.Questi dati evidenziano un gap significativo tra le aspettative dei lavoratori e le politiche aziendali in materia di formazione e sviluppo delle competenze. Le aziende che sapranno colmare questo divario potrebbero ottenere un vantaggio competitivo significativo in termini di retention dei talenti e performance aziendale.