L'export italiano sfida le avversità: crescita prevista del 3,7% nel 2024
Bonati (Ebury Italia): le aziende italiane dimostrano notevole competitività nei mercati globali
L'export italiano continua a mostrare una notevole resilienza e dinamicità, nonostante le sfide economiche e geopolitiche globali. Secondo il nuovo Report SACE 'Doing Export 2024', le esportazioni italiane sono previste in crescita del 3,7% nel 2024, con prospettive ancora più positive per il 2025 e il 2026, rispettivamente del 4,5% e 4,4%.
L'Italia si conferma tra i primi esportatori al mondo, con previsioni di raggiungere 650 miliardi di euro di esportazioni di beni nel 2023 e 679 miliardi di euro nel 2025. Nonostante un inizio d'anno non a pieno regime, con una diminuzione del 3,2% delle esportazioni a gennaio 2024 rispetto a dicembre 2023, il quadro complessivo rimane positivo.
Nel corso del 2023, le aziende italiane hanno ampliato significativamente la loro presenza all'estero, generando un fatturato complessivo di oltre 569 miliardi di euro, con un incremento del 2,8% rispetto al 2022. Le imprese italiane operano in ben 175 paesi, con la Lombardia che si distingue come la regione più attiva negli investimenti internazionali.
Tra i settori di punta dell'export italiano, oltre alle tradizionali "tre F" (Fashion, Food, Furniture), emergono anche la lavorazione di metalli, le macchine e gli impianti per la metallurgia, il farmaceutico e i beni di consumo come vino, caffè, occhialeria e calzature. Il rapporto SACE prevede una crescita significativa in diversi settori: l'abbigliamento registrerà un aumento del 4,2% nel 2025, l'agroalimentare crescerà del 4,4% nel 2024 e del 4,7% l'anno successivo, mentre il settore chimico raggiungerà un aumento del 5,2% nel 2025.
Un ruolo chiave nella crescita delle esportazioni italiane sarà giocato dalle tecnologie a basse emissioni di carbonio (LCT), un settore in cui l'Italia si distingue a livello internazionale. Si prevede che il Made in Italy 'green' raggiungerà i 50 miliardi di euro di export entro il 2025, con una crescita stimata dell'11,1% nel 2024 e del 13,7% nel 2025.
Le migliori prospettive di crescita provengono dai paesi GATE (Egitto, Marocco e Sudafrica). Secondo SACE, l'Italia ha esportato nel 2023 beni per 80 miliardi di euro verso 14 paesi GATE, un valore che aumenterà del 5,4% quest'anno e del 7% nel 2025, fino a raggiungere 95 miliardi di euro entro il 2027.
Marta Bonati, Country Manager di Ebury Italia, sottolinea l'importanza di gestire il rischio di cambio per le aziende che operano a livello internazionale. "La volatilità dei tassi di cambio può erodere i margini di profitto e influenzare la competitività dei prodotti italiani nei mercati esteri", afferma Bonati. "Una gestione attiva e strategica del rischio di cambio è essenziale per garantire il successo nel commercio internazionale".
Per supportare le PMI che vogliono approcciarsi al commercio internazionale, Bonati offre sei consigli pratici:
Conoscere le normative locali e internazionali
Gestire il rischio di cambio
Ottimizzare i flussi di cassa
Adottare tecnologie innovative
Richiedere supporto e consulenza personalizzata
Integrare tecnologie avanzate e sistemi aziendali
Bonati evidenzia l'importanza di comprendere le leggi e le normative che regolano il commercio nei paesi di destinazione, inclusi dazi doganali, tasse ed eventuali restrizioni all'importazione.
"È fondamentale rispettare la normativa locale per garantire transazioni sicure e legali", sottolinea. Per quanto riguarda la gestione del rischio di cambio, Ebury offre servizi come i contratti a termine, che permettono alle aziende di bloccare un tasso di cambio e proteggersi dalle fluttuazioni avverse. "Le fluttuazioni nei tassi di cambio possono avere un impatto significativo sui costi e sui ricavi delle aziende che commerciano a livello internazionale", spiega Bonati. L'ottimizzazione dei flussi di cassa è un altro aspetto cruciale. Ebury propone soluzioni di finanziamento del commercio e prestiti aziendali per aiutare le imprese a gestire meglio la loro liquidità, fornendo il capitale necessario per finanziare le operazioni di importazione o espansione. Bonati sottolinea anche l'importanza di adottare tecnologie innovative. "Utilizzare piattaforme che facilitano pagamenti e incassi in diverse valute può ridurre i costi e semplificare la gestione finanziaria", afferma. Ebury offre conti virtuali in valuta in diversi paesi, consentendo alle aziende di operare come se avessero una presenza locale. La consulenza personalizzata è un altro elemento chiave per il successo nell'espansione internazionale.
Ebury fornisce supporto dedicato tramite manager di relazione e team di esperti pronti ad assistere le aziende sulle tematiche valutarie e sui processi di incasso e pagamento. Infine, Bonati evidenzia l'importanza di integrare tecnologie avanzate e sistemi aziendali. "Le piattaforme elettroniche possono aumentare l'efficienza e ridurre gli errori manuali", spiega. Ebury offre API robuste per integrare direttamente i suoi servizi e prodotti nei sistemi aziendali esistenti, facilitando processi più snelli e automatizzati. In conclusione, nonostante le sfide attuali, l'export italiano mostra una forte capacità di adattamento e crescita. Con le giuste strategie e il supporto di partner esperti come Ebury, le aziende italiane possono continuare a prosperare nei mercati internazionali, contribuendo alla crescita economica del paese e rafforzando la posizione dell'Italia come leader nell'export globale.