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04/09/2024

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Crollo nelle operazioni Merge and Acquisition nel Consumer Markets: analisi del primo semestre 2024

Calo del 19% in Italia, con il Food in testa. Prevista ripresa nel secondo semestre, ma con prudenza

Il mercato delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A) nel settore Consumer Markets ha registrato un significativo rallentamento a livello globale nel primo semestre del 2024. I volumi sono diminuiti del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre il valore complessivo delle transazioni ha subito un calo del 12%, mitigato solo dalla presenza di due operazioni di grandi dimensioni nei settori retail e packaging. In Italia, il trend negativo si è confermato con un decremento del 19% nei volumi delle operazioni M&A nel Consumer Markets. Il comparto Food si è confermato leader, con 46 operazioni su un totale di 179. Lo scenario macroeconomico ha mostrato alcuni segnali di miglioramento, con un modesto rialzo dei multipli EV/EBITDA in Europa e Nord America, passati da 8.4x nel 2023 a 8.8x nel primo trimestre 2024. L'aumento delle operazioni di grandi dimensioni (18 deals superiori a $1 miliardo contro i 13 del primo semestre 2023) e alcune importanti IPO in Europa, unite al primo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, dovrebbero contribuire a rafforzare la fiducia degli investitori.

Tuttavia, il deterioramento delle condizioni di mercato in seguito alle elezioni del Parlamento Europeo e l'indizione di elezioni generali in Francia hanno avuto un impatto negativo sulla performance dei mercati, in particolare nel settore del lusso. Gli esperti prevedono una possibile ripresa dell'attività M&A nel secondo semestre dell'anno, ma con un approccio ancora cauto e focalizzato su segmenti più conservativi da parte degli investitori finanziari. I tempi di preparazione per potenziali exit si prospettano più lunghi. Nel contesto attuale, le exit dei fondi, soprattutto quelle di grandi dimensioni, continuano a presentare difficoltà e sono spesso sostituite da investimenti di continuity funds o da exit parziali. Le operazioni di mid market e quelle promosse da operatori strategici, che richiedono meno debito, risultano più agevoli e in crescita costante. Per quanto riguarda le aziende, ci si attende una continua analisi selettiva del portafoglio, con una maggiore focalizzazione sul core business e sui mercati con maggiori potenzialità di crescita. Questo orientamento guiderà sia le acquisizioni e le partnership strategiche che i carve out e le dismissioni.

A livello mondiale, tra le operazioni più significative già annunciate si segnalano la separazione da parte di Unilever del segmento gelati, quella annunciata da Sanofi nel comparto consumer health e la partnership decennale tra Tesco e Barclays per la vendita di servizi di credito al consumo. Una recente ricerca ha evidenziato che il 64% dei consumatori esprime preoccupazioni legate all'inflazione, alla guerra, al cambiamento climatico e un generale senso di ansia collegato alla volatilità di mercato, fattori che influenzano le decisioni di spesa. In questo scenario, le tematiche chiave di maggiore attenzione per aziende e investitori finanziari includono:

Salute e benessere

Sostenibilità della catena di fornitura

Esigenza di rafforzare la fiducia nei brand

Gestione degli impatti della tecnologia

Erosione del potere d'acquisto di alcune fasce di consumatori legate alle dinamiche inflattive

Queste tematiche si prevede resteranno centrali nelle decisioni di M&A nei prossimi mesi.




Nel mercato italiano, l'analisi per settore rivela dinamiche interessanti:

Food & Beverages: Con 46 operazioni annunciate, si conferma il settore più attivo. Tra le operazioni di rilievo, spicca il consolidamento Forno d'Asolo/Sammontana sotto la regia di Investindustrial. Il comparto si dimostra il più difensivo all'interno del Consumer Markets, con aspettative di crescente attività M&A sia per le piattaforme di Private Equity che per le aziende del settore. I segmenti da monitorare con particolare attenzione sono ingredienti, nutraceutica, bakery e frozen food. Fashion: Il settore ha visto 35 operazioni, tra cui il delisting di Tod's da parte di L Catterton e l'acquisizione di Vhernier da parte di Richemont. Nonostante alcune operazioni significative, il settore sta vivendo un momento di difficoltà a livello globale, con un ripensamento del modello di business in funzione dei mutati stili di consumo. Si osserva un crescente interesse dei brand di lusso verso settori diversi come immobiliare, hospitality e ristorazione, con l'obiettivo di fidelizzare e attrarre clienti attraverso esperienze uniche.


Household and Personal Products: Il settore ha registrato 14 operazioni di dimensione significativa, tra cui la cessione di Beautynova a PAI e l'investimento di maggioranza di L Catterton in Kiko. Il comparto Beauty ha visto importanti IPO a livello internazionale, come quelle di Puig in Spagna e Douglas in Germania. Pet & Vet: Le operazioni più rilevanti includono la cessione di Arcaplanet a Fressnapf e l'investimento di Charme nella catena di cliniche veterinarie Animalia. Il settore mostra ancora un potenziale di crescita, con altre catene pronte a entrare sul mercato. Hospitality and leisure: Sono state annunciate 36 operazioni, di cui 22 nel settore alberghiero. L'acquisizione di Piadina da parte di CVC ha stimolato l'interesse nel settore della ristorazione, sebbene l'andamento dei consumi in calo stia rallentando alcune operazioni. Packaging: Nonostante le incertezze legate all'evoluzione normativa europea, il settore mantiene un flusso di operazioni dinamico.


L'Italia si conferma tra i mercati più rilevanti a livello europeo, con eccellenze in ogni fase della catena del valore. In conclusione, il mercato M&A nel Consumer Markets italiano mostra segnali contrastanti, con alcuni settori che resistono meglio di altri alle sfide economiche attuali. La prudenza degli investitori rimane alta, ma si intravedono opportunità di consolidamento e crescita in specifici segmenti. Le aziende e i fondi di investimento dovranno navigare con attenzione in questo contesto, puntando su strategie mirate e valutando attentamente i trend di consumo emergenti per cogliere le migliori opportunità di crescita e creazione di valore. Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia, Consumer Markets & Markets Deals Leader spiega: "Lo scenario è moderatamente positivo, ma con velocità diverse nei vari segmenti ed una maggiore attenzione sulla preparazione delle aziende per potenziali operazioni nell'ultima parte dell'anno o nel 2025. Ci attendiamo un crescente interesse sull'Europa da parte di operatori del Middle East, India e Giappone, come riflesso del sempre maggiore peso sui consumatori della classe media in questi paesi e di aziende floride interessate ad investire all'estero".





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