Wall Street ride e l'Europa fatica
Wall Street continua la sua corsa verso nuovi record, trainata dalle aspettative di tagli dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.
Gli analisti di Goldman Sachs hanno rafforzato queste previsioni, mentre il presidente della Fed, Jerome Powell, ha espresso fiducia nel controllo dell'inflazione, pur mantenendo cautela sui tempi dei tagli.
In barba a chi sostiene sell in may and go away!
I mercati europei, invece, faticano a seguire questo ritmo. Le Borse del Vecchio Continente mostrano una certa esitazione, con chiusure deboli in molte piazze. Milano compresa.
Questa divergenza tra le performance di Wall Street e quelle europee riflette le diverse dinamiche economiche e politiche in gioco.
Mentre gli investitori americani sembrano concentrarsi sulle prospettive di allentamento monetario, in Europa persistono preoccupazioni legate alla crescita economica e alle tensioni geopolitiche.
L'indice Zew sull'economia tedesca è un monito importante.
Un fattore emergente che influenza i mercati è la crescente attenzione alle elezioni presidenziali USA.
Il vantaggio di Trump nei sondaggi sta già influenzando le strategie di investimento, con una potenziale redistribuzione dei capitali basata sulle possibili politiche del candidato repubblicano.
Questo scenario complesso sottolinea come i mercati globali stiano navigando in acque incerte, bilanciando ottimismo per la politica monetaria con cautela per le sfide geopolitiche ed economiche future.
In attesa del discorso di Christine Lagarde.