Boom di investimenti nelle startup femminili in Europa: Italia sul podio
Corricelli (LifeGate Way): imprenditoria femminile motore di cambiamento cruciale per sostenibilità e benessere economico
L'Europa sta assistendo a un significativo aumento degli investimenti in startup guidate da donne. Secondo i dati forniti dal portale Dealroom, nell'ultimo decennio la quota di investimenti di venture capital in queste realtà è quasi raddoppiata, passando dal 5,4% al 9,6%, con un impressionante incremento del 77%. Nel solo 2023, le startup femminili hanno raccolto ben 5,8 miliardi di euro di fondi.
La distribuzione di questi investimenti varia notevolmente tra i paesi europei. La Lituania si distingue con una quota del 52,8% nel quadriennio 2019-2023, mentre la Croazia e la Bosnia Erzegovina si fermano allo 0,7%. Tra le grandi nazioni UE, la Spagna guida la classifica con il 13,3%, seguita dall'Italia con un notevole 10,8%, superando Francia, Regno Unito (10,4%) e Germania (8,8%).
Le startup femminili si concentrano principalmente su tre settori: sanitario (19,2%), fintech (18,5%) e sviluppo software (12,7%). In termini di focus di business, il 48% dei finanziamenti è stato destinato al SaaS (Software as a Service), il 31% alla manifattura e il 21% al mercato ed eCommerce.
Un traguardo significativo per queste startup è diventare unicorni, ovvero raggiungere una valutazione di 1 miliardo di dollari. Nel 2023, l'Europa contava 35 unicorni fondati da donne, con il Regno Unito in testa (15), seguito da Germania (5), Francia, Italia e Svezia (3 ciascuna).
In Italia, nonostante un leggero calo nel 2023, le imprese femminili rappresentano quasi un quarto (22%) del tessuto produttivo nazionale, con oltre 1,3 milioni di aziende registrate. Il 90,7% opera nel settore dei servizi, con una forte concentrazione nel Sud (37%).
Per supportare l'imprenditoria femminile innovativa, LifeGate Way, in collaborazione con Ventive, ha lanciato il programma di accelerazione "Women in Action." Elga Corricelli, co-founder e supervisor del programma, afferma: "L'imprenditoria femminile rappresenta un motore di cambiamento cruciale per la sostenibilità e il benessere economico dell'Italia. Women in Action nasce per aiutare la cultura dell'inclusione di genere in ambito imprenditoriale".
La prima edizione di Women in Action ha visto la partecipazione di 118 candidature, dalle quali sono state selezionate 13 realtà. Di queste, 7 hanno partecipato al programma di accelerazione di 3 mesi, che ha incluso 140 ore di formazione, mentorship e coaching.
Tra le startup selezionate spiccano progetti innovativi come So.De - Social Delivery, che promuove un modello sostenibile di consegne a domicilio, Diamante, che sviluppa soluzioni terapeutiche basate su nanotecnologie, e Empethy, una piattaforma per l'adozione di animali domestici.
Il successo di Women in Action è stato possibile grazie al sostegno di 3 sponsor, oltre 20 partner e il patrocinio del Comune di Milano. La seconda edizione, prevista da ottobre 2024 a giugno 2025, includerà un roadshow itinerante in diverse città italiane.
Questa iniziativa dimostra il crescente riconoscimento dell'importanza dell'imprenditoria femminile nel panorama economico europeo e italiano. Le startup guidate da donne stanno dimostrando di essere non solo competitive, ma anche particolarmente innovative in settori chiave per lo sviluppo sostenibile e l'economia del futuro.
Il successo di questi programmi di accelerazione e l'aumento degli investimenti nelle startup femminili segnalano un cambiamento culturale in atto. Come sottolinea Corricelli: "Per sostenere l'imprenditoria femminile e aiutare le donne a fare impresa è necessario far evolvere la cultura della nostra nazione, alimentare un mindset imprenditoriale e promuovere sin dalle scuole modelli anche al femminile".
L'impatto di queste iniziative va oltre il mero aspetto economico. Investire in settori come l'energia rinnovabile e l'economia circolare, spesso promossi dalle imprenditrici, può guidare un'evoluzione verso un'economia più sostenibile e inclusiva. Inoltre, la promozione dell'imprenditoria femminile contribuisce a ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro e ad aumentare il benessere economico complessivo.
Il caso italiano, con il suo 10,8% di investimenti in startup femminili, dimostra che c'è ancora molto potenziale da sfruttare. Programmi come Women in Action sono fondamentali per creare un ecosistema di supporto che permetta alle imprenditrici di sviluppare le proprie idee e trasformarle in realtà di successo.
La varietà dei progetti selezionati nel programma Women in Action - che spaziano dalla salute alla tecnologia, passando per la sostenibilità e l'innovazione sociale - evidenzia la ricchezza e la diversità delle idee imprenditoriali femminili. Queste startup non solo rispondono a esigenze di mercato, ma spesso affrontano anche sfide sociali e ambientali cruciali per il nostro futuro.
L'annuncio di una seconda edizione di Women in Action, con un roadshow itinerante, dimostra l'impegno continuo nel promuovere e sostenere l'imprenditoria femminile in tutta Italia. Questo approccio decentralizzato potrebbe contribuire a stimolare l'innovazione e l'imprenditorialità femminile anche in aree meno sviluppate del paese, creando nuove opportunità di crescita economica e sociale.
In conclusione, il trend positivo degli investimenti nelle startup femminili in Europa, e in particolare il buon posizionamento dell'Italia, rappresenta un segnale incoraggiante. Continuare a investire in programmi di supporto e accelerazione per l'imprenditoria femminile non è solo una questione di equità, ma una strategia vincente per promuovere l'innovazione, la sostenibilità e la crescita economica nel lungo termine.