Gigi Beltrame
Il metaverso e la percezione della realtà
Al posto di essere qualcosa di morto, è diventato attualissimo. Ma forse non chiamiamolo più Metaverso!
In un'era in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, il confine tra realtà e percezione diventa sempre più sfumato.
Il Metaverso, un concetto che è stato per un certo lasso di tempo molto in hype, rappresenta un esempio lampante di come le nostre percezioni possano discostarsi dalla realtà tangibile.
Come evidenziato nel mio ultimo libro "Phyrtual" (seconda versione con più interviste), il Metaverso è in costante crescita, sia dal punto di vista industriale che esperienziale. Nonostante alcune voci contrarie, i dati dimostrano che i visori di realtà virtuale e soprattutto quella aumentata, come il Quest 3 di Meta o Apple Vision che sta sbarcando in Europa, stanno registrando vendite interessanti, seguendo un percorso simile a quello dell'adozione dei primi smartphone. Certo, lentissimi se confrontati con l'intelligenza artficiale generativa, ma è proprio in quell'incrocio di tecnologie che si sviluppano le innovazioni.
La cosa interessante è che questo trend è guidato principalmente, lato consumer, dalla crescita dei contenuti disponibili, che spaziano dai giochi ai film, passando per i contenuti generati dagli utenti e le soluzioni di intrattenimento dal vivo. Inoltre, partnership strategiche, come quella tra Meta e Lufthansa stanno portando i visori di realtà virtuale a bordo degli aerei, avvicinando così migliaia di nuovi utenti a questa tecnologia.
Lato industria, ormai i gemelli digitali e l'aiuto con la realtà aumentata nella progettazione e nella manutenzione sono parte integrande dei processi produttivi, tanto che oggi gli sviluppi vanno tutti in quella direzione.
Il Metaverso, quindi, non solo non è morto, ma continua a crescere e si avvantaggia dell'avvanzare di nuove tecnologie, come l'AI generativa, i dati gestiti e i tanti sensori, per offrire rappresentazioni della realtà sempre più sofisticate.
Unico aspetto che giudico "morto" relativamente al Metaverso è solo lo sguardo compassionevole di chi si augurava si trattasse solo di una moda passeggera.