La certificazione di parità di genere: uno strumento per promuovere l'equità e l'inclusione nelle aziende
Stagno Piantanida (PWN): la certificazione di parità di genere porta vantaggi competitivi e promuove una trasformazione culturale
La certificazione di parità di genere sta emergendo come uno strumento potente per promuovere l'equità e l'inclusione nelle organizzazioni. Secondo Vanina Stagno Piantanida, Presidente di PWN Milan, e Maria Cristina Origlia, Presidente del Forum della Meritocrazia (FdM), l'implementazione della prassi di riferimento UNI PdR 125:2022 sta generando "vantaggi competitivi per le singole realtà e per l'intero sistema Paese". Stagno Piantanida ha sottolineato che, nonostante i dati mostrino quanto sia ancora lunga la strada verso la parità effettiva nei ruoli di lavoro, nelle retribuzioni e nelle posizioni apicali, le aziende che hanno adottato politiche di conciliazione vita-lavoro hanno registrato un aumento della produttività, una riduzione del turnover e una maggiore capacità di attrarre talenti, specialmente dalle nuove generazioni.
Giovanna Iannantuoni, Rettrice dell'Università Milano Bicocca, ha evidenziato l'importanza dell'educazione nel promuovere l'ambizione delle ragazze a scoprire i propri talenti. L'Università Milano Bicocca si è impegnata a diventare un modello positivo di cambiamento verso un'effettiva parità di genere, professionale e sociale, intraprendendo il percorso per conseguire la Certificazione di Parità di Genere.
Nonostante i progressi, Paola Corna Pellegrini, Vice Presidente del Forum della Meritocrazia e Presidente di Winning Women Institute e Associazione Italiana CEO, ha sottolineato la necessità di concentrare gli sforzi nel supportare le micro e piccole imprese, poiché i finanziamenti del PNRR e i bandi regionali non sono sufficienti. In questa direzione, Winning Women Institute ha lanciato il "Manifesto per la parità di genere nella filiera italiana", ispirato all'iniziativa di Danone, prima azienda firmataria, che richiede ai propri fornitori di inserire premialità nei bandi di gara per le aziende certificate.
La tavola rotonda moderata da Rossella Cardinale, esperta di culture di genere e direttrice scientifica di Academy Isper Human ED&I, ha evidenziato la necessità di affrontare il tema della parità di genere in ottica di interdipendenza di tutti gli attori del processo di trasformazione culturale e di intersezionalità rispetto alle differenti variabili dell'inclusione. Le testimonianze di Sonia Malaspina (Danone Italia e Grecia), Patrizia Steca (Comitato Unico di Garanzia dell'Università Milano Bicocca) e Laura Riva (LATI Industria Termoplastici S.p.A.) hanno ispirato coloro che intendono intraprendere la strada della parità di genere nelle rispettive organizzazioni.
La certificazione di genere sta diventando un booster per offrire modelli, indicatori e criteri di misurazione degli impatti delle azioni a sostegno dei processi di equità e inclusione, nonché per veicolare obiettivi valoriali e reputazionali.