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29/05/2024

digital

Le tecnologie immersive: un'opportunità da 25,7 miliardi per l'economia italiana

Uno studio del Politecnico di Milano rivela il potenziale impatto delle tecnologie immersive sull'economia italiana nei prossimi 5 anni

Le tecnologie immersive, come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR), rappresentano una nuova frontiera dell'innovazione, in grado di plasmare significativamente la crescita futura e guidare investimenti strategici in vari settori dell'economia italiana. Secondo uno studio accademico indipendente realizzato dal Politecnico di Milano, scelto da Meta per analizzare il peso economico e il valore sociale di queste tecnologie, l'impatto sull'economia italiana potrebbe essere notevole. Il modello predittivo utilizzato nella ricerca ha valutato l'impatto economico delle tecnologie immersive sul PIL italiano nei prossimi 5 anni, tracciando un parallelismo con il percorso di adozione delle tecnologie mobile nel nostro Paese tra il 2007 e il 2019. La tecnologia mobile è stata scelta come modello di riferimento per il suo potenziale di sviluppo simile a quello del metaverso, che grazie ad AR e VR crea esperienze coinvolgenti e immersive, trascendendo i limiti fisici. Secondo gli indicatori dello studio, nel 2029 l'impatto delle tecnologie immersive sull'economia italiana potrebbe essere valutato attorno ai 18,8 miliardi di euro, pari allo 0,8% del PIL nello scenario più sfavorevole, e i 25,7 miliardi di dollari, pari all'1,09% del PIL nello scenario più promettente.

Inoltre, si prevede che tra il 2024 e il 2029, le tecnologie immersive contribuiranno complessivamente all'economia per circa 34,6 miliardi di euro nello scenario più sfavorevole e 47,2 miliardi di euro nello scenario più promettente. Lo sviluppo delle tecnologie immersive pone le basi per la crescita dell'economia italiana attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro e l'aumento della domanda di competenze digitali, sostenute dallo sviluppo di programmi di formazione. Un miglioramento sostanziale delle digital skill consentirebbe all'Italia di risalire nelle classifiche dell'indice DESI (Digital Economy and Society Index), considerando che attualmente solo il 46% della popolazione italiana mostra di avere almeno competenze digitali di base, rispetto a una media UE del 54%. Per raggiungere questi risultati, è necessario superare barriere sia psicologiche che funzionali, affrontando sfide legate ai cambiamenti culturali, alle modifiche nelle routine lavorative, alla possibilità di utilizzo delle tecnologie immersive, al costo di acquisto dei dispositivi AR/VR e ai timori relativi alla privacy. Tuttavia, vanno considerati anche elementi positivi come la semplicità d'utilizzo, la dimensione di intrattenimento, la possibilità di collaborazione in ambito lavorativo, la capacità di superare limiti geografici e una maggiore percezione di presenza sociale.

Sul fronte business, le imprese stanno già implementando soluzioni AR/VR, specialmente nei comparti della moda, dei media e dell'intrattenimento. I brand investono in queste tecnologie per attività di marketing, presentazione prodotti e nuovi canali di distribuzione. Le tecnologie immersive vengono utilizzate anche per visualizzare e interagire con i gemelli digitali, targhetizzare le nuove generazioni e offrire una modalità complementare di apprendimento all'interno dell'azienda. "Le tecnologie immersive stanno modificando il modo in cui le persone si connettono e le aziende crescono, creando opportunità di valore, nuovi modelli di business e un forte potenziale anche per il futuro del lavoro. Ci troviamo di fronte a un'opportunità significativa: la tecnologia si muove rapidamente e abbiamo la possibilità di accompagnarne lo sviluppo responsabile, collaborando con aziende grandi e piccole, università e istituzioni. L'impatto effettivo di queste tecnologie sul PIL italiano, infatti, dipenderà molto dalla capacità di sviluppare competenze, un ecosistema d'impresa dinamico e da un quadro normativo che promuova innovazione e progresso" - ha dichiarato Angelo Mazzetti, Responsabile Affari Istituzionali di Meta in Italia.


"Le tecnologie immersive possiedono il potenziale di influenzare significativamente il comportamento umano e l'intera società, facilitando notevolmente l'interazione e la collaborazione tra gli individui. Tali tecnologie stanno guadagnando crescente popolarità grazie alla loro immediata utilità, alle motivazioni che spingono alla loro adozione e alla loro facilità di impiego, rendendole accessibili a un ampio pubblico. In Italia, l'utilizzo di queste tecnologie in settori strategici quali l'automotive e la moda dimostra il loro potenziale nel modificare i processi aziendali e nel migliorare l'esperienza degli utenti. A lungo termine, l'effetto del metaverso sul Prodotto Interno Lordo nazionale dipenderà da fattori quali lo sviluppo delle infrastrutture e una progressiva evoluzione del quadro normativo vigente - ha dichiarato Giuliano Noci, professore ordinario di strategy e marketing del Politecnico di Milano e direttore scientifico dello studio.


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