Editoriale
Il peso delle prime 10 azione del FITSE-MIB
Ci sono considerazioni sul peso degli investimenti che vanno fatte partendo solamente dai dati.
Lo stato di salute di un'economia si può misurare in tanti modi, PIL, debito, investimenti, risparmio e via di seguito.
Si può anche andare a vedere il peso delle 10 azioni di una determinata borsa rispetto al mercato totale.
Ebbene, l'Italia in questo rappresenta un'anomalia, con oltre il 70%, record mondiale, quando la seconda è la Francia con il CAC-40.
Il problema sorge nel momento in cui questo peso è anche di gran lunga superiore a semplici indici, pensiamo al Dow Industrial che è intorno al 55%.
Questo peso, senza entrare nel merito di quali siano queste azioni, finisce con l'influenzare pesantemente l'oscillazione dell'indice.
Diventa un terreno di conquista per gli speculatori, ma sappiamo da tempo che gli indici finanziari soffrono di eccessiva concentrazione, non sono in realtà davvero rappresentativi del mercato generale.
Lo sanno bene i gestori dei fondi comuni, che oltretutto hanno a che fare con le revisioni varie da parte delle società di rating.
Ma l'indice di una Borsa e la sua fluttuazione dimostrano anche la volatilità e la fragilità del mercato, tanto che FITSE-MIB ha totalizzato nell'anno solare +26%, Dow Jones il 16%, il Dax il 14%, il FITSE-100 (UK) il 6%, ma il NASDAQ il 35%.
