Padre Paolo Benanti: l'AI serve per farci fare le cose in maniera diversa
Un incontro alla 24ore Business School per parlare di Intelligenza Artificiale e futuro
"Ai giovani suggerisco di ?rompere' l'Intelligenza Artificiale per capire quali sono i suoi limiti e trovare lo spazio dove l'essere umano continuerà ad essere insostituibile". Questo uno dei consigli che Padre Paolo Benanti, tra i massimi esperti di etica delle tecnologie, ha condiviso durante l'incontro "Algoretica: sfide e orizzonti dell'AI per un nuovo Umanesimo Digitale" organizzato da 24ORE Business School.
Unico italiano nel Comitato sull'Intelligenza Artificiale delle Nazioni Unite e membro del Board of Change Makers di 24ORE Business School, durante l'esclusivo confronto Padre Benanti ha parlato di Umanesimo Digitale, condividendo con gli studenti e il folto pubblico collegato in streaming la sua visione rispetto all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale in ambito formativo, evidenziando le ricadute sul mondo del lavoro.
"L'Intelligenza Artificiale non serve specificatamente a fare qualcosa, ma è in grado di cambiare il modo con cui facciamo le cose.
Sicuramente uno dei campi di applicazione dell'AI sarà quello dell'educazione, dove potrà essere utilizzata per soddisfare e riconoscere o riconoscere e soddisfare quelli che sono i bisogni formativi dei singoli, offrendo percorsi personalizzati", ha affermato Padre Benanti, che da anni svolge anche il ruolo di Professore presso la Pontificia Università Gregoriana. In merito ai cambiamenti che l'AI porterà nel mondo del lavoro, ha aggiunto: "Ogni processo innovativo ha avuto una ricaduta sulle professioni. Non c'è tecnologia innovativa che non abbia fatto estinguere una serie di lavori e, in certa misura, determinato la nascita di altri. L'impatto più alto dell'AI sarà nel terziario, cioè in quelle attività professionali che potremmo definire intellettive o intellettuali. È lì che vedremo i maggiori cambiamenti. Ma affinché siano positivi, non basta l'innovazione di per sé; bisogna trasformare l'innovazione in una forma di sviluppo, con un'attenzione particolare alla qualità di vita del lavoratore".
Tra gli argomenti trattati da Padre Benanti, ovviamente, l'algoretica, neologismo coniato per indicare un'etica degli algoritmi volta a codificare principi e norme in un linguaggio comprensibile e utilizzabile dalle macchine.
Solo in questo modo, secondo Benanti, sarà possibile creare macchine capaci di diventare strumenti di umanizzazione del mondo.
"L'incontro con Padre Benanti si è dimostrato estremamente attuale e significativo, soprattutto alla luce dell'approvazione dell'AI Act da parte del Parlamento Europeo e della presentazione del lavoro svolto dalla Commissione AI per l'informazione. Entrambe le azioni sono da considerarsi come passi avanti fondamentali verso la regolamentazione globale dell'Intelligenza Artificiale. Siamo entusiasti di prendere parte a questo momento storico e noi, come 24ORE Business School, consideriamo un privilegio essere parte di questo significativo progresso", ha commentato con soddisfazione Valerio Momoni, Amministratore Delegato di 24ORE Business School.
La testimonianza di Padre Paolo Benanti ha inaugurato il ciclo di appuntamenti della serie "AI Revolution: The Business Game-Change" moderati da Alberto Maestri e organizzati da 24ORE Business School per discutere l'impatto dell'Intelligenza Artificiale nei diversi settori economici e ambiti professionali.