Mutui: in un anno la rata del variabile può scendere di 137 euro, ma il fisso resta più conveniente
Papucci (MutuiOnline.it): ci si augura una "normalizzazione" dell'economia per il 2024 di cui ha parlato Christine Lagarde nella chiusura dei lavori a Davos
In attesa delle decisioni di politica monetaria della BCE la cui prossima riunione si terrà giovedì 25 gennaio, l'andamento dei tassi di interesse vede un trend di discesa dei fissi, con l'IRS a 10 e 20 anni, calato di circa 80 punti base da ottobre a dicembre 2023. I tassi variabili sembrano aver messo alle spalle il punto critico e nel 2024 possono iniziare la discesa. Questo scenario offre ai mutuatari un interessante contesto, con il potenziale per beneficiare di condizioni più favorevoli rispetto al recente passato e opportunità interessanti.
Le simulazioni di MutuiOnline.it evidenziano che attualmente un tasso variabile a 30 anni, su un mutuo di 160.000?, ha un TAN del 4,61% e una rata media di 821 euro. In previsione di potenziali sei tagli di 25 punti base a partire da aprile fino all'inizio del 2025, coerenti con le indicazioni dei forward dell'Euribor che prevedono una diminuzione di circa 150 punti base entro gennaio, coloro che optano per questo tipo di tasso potrebbero godere, in un anno, di un risparmio di ben 137 euro sulla rata mensile rispetto a oggi, portandola a 684? e riducendo il costo del mutuo di quasi 50.000?. L'opzione di un tasso variabile potrebbe non essere considerata così ardita in questo momento, anche se, in ogni caso nel primo anno di vita del mutuo si pagherebbe più di quanto costa oggi il miglior tasso fisso non green, che si attesta intorno al 3%.
Con l'adeguamento di tutti i mutui a questa tendenza al ribasso le prospettive per il mercato immobiliare e del credito nel 2024 sono timidamente positive.
Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it: "Speriamo che la BCE inizi al più presto a ridurre i tassi di interesse, anche grazie alla "normalizzazione" dell'economia attesa per il 2024 di cui ha parlato Christine Lagarde nella chiusura dei lavori a Davos. È possibile però che le scelte della BCE di febbraio saranno influenzate anche da quanto deciderà la settimana prossima la Federal Reserve, che ci si aspetta mantenga una linea di stabilità. Infatti, la crescita fin troppo consistente del PIL USA - il terzo trimestre 2023 ha registrato +4,9% - e il rialzo nel costo degli immobili degli ultimi mesi dell'anno fanno pensare che gli interventi restrittivi debbano essere mantenuti più a lungo. Per i consumatori in ogni caso le notizie sono buone: i mutui a tasso variabile hanno iniziato la loro discesa e oggi il migliore mutuo a tasso fisso è al 3%, che diventa il 2,7% per un mutuo green, un prezzo assolutamente competitivo!".