Imprese: prima di tutto la concorrenza - Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell'Unione Europea
Raffaelli (Studio Rucellai&Raffaelli); il diritto antitrust è una materia sempre viva, in continua evoluzione
A quasi due anni dall'incontro di Treviso, appuntamento divenuto negli anni momento di confronto sui grandi temi dell'antitrust italiano ed europeo, escono ora gli atti, raccolti nella pubblicazione "Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell'Unione Europea", a cura di Enrico Adriano Raffaelli, dello Studio Rucellai&Raffaelli, edita da Lefebvre Serrut Edition Bruylant, Bruxelles.
"La pubblicazione degli Atti è una delle caratteristiche fondamentali del Convegno di Treviso, sin dalla prima edizione, che si svolge dal 1992 con cadenza biennale. Le questioni affrontate nel volume che raccoglie gli Atti dell'edizione del Convegno svoltasi il 16-17 giugno 2022 costituiscono un'ulteriore conferma del fatto che il diritto antitrust è una materia sempre viva, in continua evoluzione" spiega il curatore.
Il dibattito relativo al diritto della concorrenza è, dunque, molto ricco e le questioni di attualità sono numerose.
Tra i tanti temi in discussione si può ricordare, ad esempio, quello relativo al dirompente sviluppo dei mercati digitali e alla conseguente necessità di adeguare il quadro normativo alle tante sfide poste da tale fenomeno sotto il profilo concorrenziale, oltre che economico e ? per certi versi ? geopolitico. In questo contesto si inserisce, tra l'altro, il recente Digital Markets Act, Regolamento dell'Unione europea che ? come noto ? mira a regolamentare le condotte delle grandi piattaforme digitali. Tale Regolamento, che diventerà pienamente applicabile nel corso dei prossimi mesi, è già stato oggetto di un vivace dibattito a Treviso, dato che la relativa proposta della Commissione europea era stata presentata, nella sua prima versione, nel mese di dicembre 2020.
Altra questione di grande attualità è, poi, quella che riguarda i rapporti tra concorrenza e sostenibilità.
Si tratta di un tema che sta assumendo un ruolo sempre più centrale anche per le imprese, sia su un piano generale, sia nell'ottica specifica del diritto antitrust. Benché l'approccio delle Autorità Antitrust a questo tema sia per certi aspetti ancora in via di definizione, ci sono tutte le premesse affinché la sostenibilità rappresenti uno stimolo molto positivo per una rivalutazione complessiva delle finalità del diritto e della politica della concorrenza a livello italiano, europeo ed internazionale.
I rapporti e le relazioni tra le decisioni di AGCM, Tar Lazio e CdS sono sempre attuali. Quale ricetta viene illustrata nel testo ora pubblicato?
Il vaglio giurisdizionale dei provvedimenti adottati dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è un tema importantissimo, non solo in una prospettiva di sistema, ma anche dal punto di vista delle imprese che sono destinatarie di tali provvedimenti. L'efficacia dello scrutinio esercitato dal Giudice amministrativo assicura il rispetto dei diritti di difesa delle imprese coinvolte e garantisce che l'azione dell'Autorità Antitrust sia censurabile, in termini tanto procedurali quanto sostanziali, in sede giurisdizionale. L'importanza del controllo giurisdizionale è centrale, poi, anche nell'ottica delle possibili (e sempre più frequenti) azioni risarcitorie di tipo follow-on, che possono fondarsi su provvedimenti dell'AGCM, i quali - secondo quanto previsto, oggi, dalla c.d. Direttiva Danni (Direttiva 2014/104/UE) e dal relativo Decreto di trasposizione (D.Lgs. n. 3/2017) - sono vincolanti per i giudici civili. Questi ultimi sono dunque sottoposti a questo - per certi versi inusitato - "ipervincolo", costituito da provvedimenti di un'Autorità amministrativa che, per quanto indipendente, non è certo super partes.
Alcuni dei contributi raccolti negli Atti dell'ultima edizione del Convegno di Treviso sono specificamente dedicati proprio al tema del sindacato giurisdizionale sulle decisioni delle Autorità Antitrust, a livello dell'Unione europea e a livello nazionale.
Si. Per quanto riguarda nello specifico l'ordinamento italiano, negli ultimi anni si registra un'attenzione particolare del Giudice amministrativo per la materia antitrust, con importanti evoluzioni in relazione alla tipologia di sindacato esercitato sui provvedimenti dell'AGCM.
Si segnala, poi, la positiva tendenza del Consiglio di Stato, oltre che del TAR Lazio, a sottoporre alla Corte di giustizia dell'Unione europea le più delicate questioni interpretative che riguardano il diritto dell'Unione europea, attraverso il meccanismo del rinvio pregiudiziale di cui all'art. 267 del Trattato sul funzionamento dell'UE, che valorizza la cooperazione tra Corti e assicura l'uniforme interpretazione del diritto europeo.
A giugno 2024 si terrà la XVI edizione del convegno. Quali i temi su cui vi confronterete?
La XVI edizione del Convegno, che si svolgerà il 6-7 giugno 2024 nella tradizionale sede di Casa dei Carraresi, affronterà varie tematiche di attualità nel panorama antitrust.
Saranno approfondite, in particolare, le più recenti novità normative ed il relativo impatto sulla realtà economica e sui mercati: il riferimento è, ad esempio, alle intese verticali e ai modelli distributivi adottati dalle imprese, alla luce della recente riforma del Regolamento europeo (c.d. VBER - Vertical Block Exemption Regulation), nonché alle recenti evoluzioni del controllo delle concentrazioni tra imprese, a livello UE e nazionale. Alla sostenibilità e ai mercati digitali saranno dedicate due sessioni ad hoc, in considerazione dell'estrema rilevanza e attualità di tali temi. Vi saranno, poi, relazioni focalizzate su temi più specifici - quali la rilevanza della data privacy in ambito antitrust e l'abuso di dipendenza economica -, oltre a sessioni dedicate alla tutela dei consumatori, alle questioni procedurali, all'evoluzione dell'approccio economico al diritto antitrust e al c.d. private enforcement del diritto della concorrenza, ossia alle azioni promosse davanti ai giudici nazionali, su iniziativa dei privati, per violazioni del diritto antitrust. L'auspicio è che il Convegno sia anche quest'anno un'occasione non soltanto di riflessione e di approfondimento, ma anche di incontro tra esponenti della "comunità antitrust" a livello istituzionale, aziendale, accademico e professionale.
Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione