7 stratagemmi di social engineering che mettono a rischio la sicurezza
Cassinerio (Acronis): crescono la capacità di indurre le persone a rivelare informazioni riservate o a compiere azioni che possono mettere a rischio la sicurezza
La protezione delle informazioni sensibili è sempre più difficile.
Poiché le aziende si affidano a sistemi interconnessi e alla comunicazione online, l'arte del raggiro ha assunto oggi una nuova forma, il social engineering. Questo tipo di attacco informatico non si basa su algoritmi complessi o codici impenetrabili, ma sfrutta invece tattiche psicologiche e la fiducia delle persone.
Secondo il Data Breach Investigations Report 2023 di Verizon, il 74% delle violazioni avvenute nel 2022 ha coinvolto l'elemento umano, un dato che conferma quanto sia necessario prendere sul serio questo tipo di crimine.
Il social engineering è la capacità di indurre le persone a rivelare informazioni riservate o a compiere azioni che possono mettere a rischio la sicurezza.

Prende di mira l'individuo con tattiche che fanno leva su emozioni di paura o urgenza.
Gli attacchi assumono varie forme e la minaccia digitale è particolarmente insidiosa perché capace di colpire contemporaneamente un gran numero di persone.
Denis Cassinerio, Senior Director e General Manager di Acronis, leader globale della Cyber Protection, esamina qui sette degli stratagemmi più comuni utilizzati dai cybercriminali per manomettere dati e sistemi.
I 7 stratagemmi social molto pericolosi per la privacy e dati
1.
Phishing: una tecnica subdola che prevede l'invio di e-mail apparentemente legittime alle vittime scelte, ingannandole in modo che rivelino informazioni personali, attivino link dannosi o scarichino allegati infetti.
Un hacker potrebbe, ad esempio, fingersi l'impiegato di una banca rinomata per spingere i destinatari ad aggiornare le informazioni relative al proprio account, facendo clic su un link che li reindirizza a un sito fasullo.
2.