Welfare aziendale e flexible benefit: interesse consolidato e in crescita
Florent Lambert (Sodexo): osserviamo segnali interessanti da mercato ed esecutivo. Ora però servono chiarezza e stabilità.
Abbiamo registrato un forte interesse da parte delle imprese, nonché riscontri particolarmente positivi anche dagli stessi utilizzatori
L'interesse nei confronti del welfare aziendale è in continua crescita.
Oggi componente fondamentale del sistema economico, è una vera e propria strategia di sviluppo delle imprese, in un'ottica di engagement e retention dei collaboratori, ed è presente ormai, sempre più diffusamente, all'interno dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL).
Una crescita consolidata, nel mondo e in Italia
A livello globale, secondo i dati della società di consulenza americana Forrester, già nel 2022 l'86% delle imprese si dichiarava pronto ad aumentare gli investimenti in benefit. Riscontri similari, per quanto concerne lo scenario italiano, emergono anche dall'ultima edizione del Welfare Index PMI: negli ultimi anni, oltre il 68% delle piccole e medie imprese italiane ha raggiunto un livello "medio" di welfare, secondo i criteri delineati dall'indice, mentre quelle che hanno avviato piani "avanzati" sono raddoppiate rispetto alle rilevazioni del 2022.

Circa 1 azienda su 2, infine, ha espresso l'intenzione di voler sviluppare iniziative in questo ambito, quota che sale all'85% tra coloro che hanno già raggiunto un livello di welfare più elevato.
Flexible Benefit: la scelta delle imprese, tra CCNL e normativa in aggiornamento
Sono i flexible benefit lo strumento di welfare più popolare e diffuso: un'opzione interessante per quelle imprese - in special modo le più piccole - che vogliono mettere in atto azioni di welfare attraverso soluzioni flessibili e facilmente erogabili.
La quota delle imprese che utilizzano i flexible benefit è infatti aumentata e circa un terzo delle PMI che ancora non li utilizzano si dichiarano interessati a farne uso in futuro.
Il welfare negli ultimi anni è entrato, inoltre, in maniera massiccia nei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL), fino ad essere definito, nel 2019, da circa la metà degli accordi analizzati dalle Organizzazioni sindacali.