Convivere con le tecnologie intelligenti
Giuseppe Corasaniti passa in rassegna i principali problemi giuridici connessi ai sistemi di intelligenza artificiale in settori che spaziano dalla giustizia alla pubblica amministrazione e all'impresa privata
Le intelligenze artificiali ci circondano, in rete e attraverso le numerose applicazioni che condividiamo su computer e smartphone, e in molti casi ci semplificano la vita.
Chi viaggia in metro o su un Frecciarossa vedrà spesso teste chine concentrate su un mondo social, disinteressate a quello che ci accade intorno.
Ogni nuova tecnologia, però, comporta l'insorgere di un quadro di conflitti e di una serie di questioni che necessitano di essere regolamentate.

Possiamo ipotizzare, inoltre, che in una società digitale globale le decisioni automatiche avranno un peso economico e sociale sempre più consistente.
Motivo per il quale è, sarà ancora più importante in futuro, saper definire con precisione le soglie accettabili di rischio.
Una risposta a questi quesiti la offre nel suo ultimo scritto dal titolo "Tecnologie intelligenti.
Rischi e regole", edito da Mondadori Università, il giurista Giuseppe Corasaniti, avvocato e docente universitario con un passato da magistrato di cassazione.
Dall'alto della sua esperienza, Corasaniti parte da un punto fondamentale. Le intelligenze artificiali ci tracciano in permanenza o quasi, ci indicano la via al posto delle carte geografiche, ci dicono che tempo farà e come scrivere al meglio qualcosa ricordandoci formule e correzioni.