Gli ultimi 100 giorni da CEO: come gestire la transizione
Terminare bene un compito è indubbiamente importante quanto iniziare col piede giusto, perché un'uscita positiva può aprire la strada a un nuovo inizio, rafforzare l'autostima, il benessere e il successo
Se i primi cento giorni di un mandato, sia esso politico, amministrativo o strategico, sono spesso normalmente identificati come quelli della luna di miele, gli ultimi cento sono non meno importanti.
Le consulenti al Bayes Centre for Charity Effectiveness (CCE) (Bayes Business School), Fiona Ash (nella foto) e Caroline Copeman hanno condotto uno studio esaminando la letteratura disponibile e parlando con attuali ed ex Amministratori Delegati.
Facendo tesoro delle interviste e delle analisi fatte, le due ricercatrici hanno sviluppato un supporto online dedicato a chi sta affrontando la transizione dal ruolo di AD a quello di ex.

Le interviste hanno riguardato organizzazioni di diversi settori e dimensioni, in diverse fasi del loro ciclo di vita.
Tra le persone intervistate, dirigenti che si trovavano, al momento dell'intervista, nel periodo di preavviso e altri che avevano lasciato da poco il ruolo di CEO, in grado dunque di riflettere a posteriori sulla loro esperienza.
Gli ultimi cento giorni di un Amministratore Delegato possono apparire complessi, caotici, nonché rappresentare un momento di rischio e d'incertezza per il CEO stesso.
Le relazioni del CEO a fine mandato possono a un tratto vacillare e il CEO può perdere l'entusiasmo iniziale.
Per questo motivo, sostengono le ricercatrici della Bayes Business School, è necessario riflettere e prepararsi con attenzione ad affrontare al meglio questi ultimi tre mesi in carica, per evitare di danneggiare la propria immagine di leader uscente.
Uno dei fattori chiave che rappresenta la propria eredità di Amministratore Delegato uscente è il modo in cui si lascia l'organizzazione per la quale si è lavorato, che deve essere il miglior modo possibile.
Gli AD uscenti dovrebbero, idealmente, sentirsi orgogliosi dei risultati raggiunti e allo stesso tempo desiderare che l'organizzazione prosperi anche senza di loro.
La maggior parte dei partecipanti allo studio ha preso la decisione di lasciare l'incarico una volta raggiunti gli obiettivi prefissati.