Nel 2021 l'Economia della Bellezza rappresenta il 24% del Pil nazionale
Ernesto Fürstenberg Fassio (Banca Ifis): importante anche il successo nel mondo delle PMI italiane che hanno saputo promuovere il connubio tra innovazione e tradizione mantenendo un legame stretto con il territorio
Le aziende del comparto del bello, quelle dell'Economia della Bellezza, rappresentano nel 2021 il 24,1% del Pil nazionale, dimostrandosi più resilienti rispetto a quelle di altri settori, e si aprono al concetto di responsabilità sociale. Per il 58% degli italiani, infatti, i valori dell'azienda sono un parametro "decisivo" nella scelta di brand e prodotti e per il 33% sono "importanti", evidenziando quanto le tematiche ESG abbiano acquisito centralità per i consumatori.

Questi sono alcuni dei dati rilevati dal Market Watch Economia della Bellezza, realizzato dall'Ufficio Studi di Banca Ifis e giunto alla sua seconda edizione.
Quest'anno il rapporto si è misurato con un biennio critico come quello del 2020-2021, che ha però acceso un faro sull'importanza della responsabilità sociale e su come, di conseguenza, si sia evoluto il concetto stesso di Bellezza che si orienta sempre più verso dimensione dell'etica e del "giusto": per aziende e consumatori lo scopo del fare impresa è sempre più determinante e le aziende purpose-driven risultano vincenti.
"Quest'anno la ricerca 'Economia della Bellezza' si arricchisce e considera una nuova dimensione, quella delle imprese guidate da uno scopo.
Il nostro studio dimostra, infatti, che la Bellezza, alla luce delle nuove e sempre più diffuse sensibilità rispetto ai temi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, conferisce alle aziende maggiore resilienza.

A dimostrarlo anche il successo nel mondo delle PMI italiane che hanno saputo promuovere il connubio tra innovazione e tradizione mantenendo un legame stretto con il territorio.
'Economia della Bellezza' rientra nell'ambito del progetto Kaleidos, il laboratorio di impatto sociale di Banca Ifis lanciato ad aprile per promuovere tutte le iniziative, presenti e future, che non riguardano strettamente il credito e che mettono al centro le persone", ha commentato Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis.
La bellezza si conferma un fattore distintivo di competitività e si arricchisce del purpose
L'elemento di grande novità che emerge dal Market Watch di Banca Ifis è come si è evoluto negli ultimi anni il concetto stesso di Economia della Bellezza, che diventa quest'anno la convergenza di due anime dell'economia italiana: imprese della bellezza made in Italy e imprese purpose-driven.