Inoltre, molti indicatori evidenziano come le aziende con rating più elevati sulle tematiche ESG tendano ad avere anche un minor costo di capitale in termini di debito e di equity.
Tutte queste informazioni certificano come, oggi, il valore economico e il valore sostenibile rappresentino per le aziende due facce della stessa medaglia.
Il secondo tema riguarda l'apprezzamento del valore dell'azienda in Borsa grazie al crescente interesse di fondi d'investimento e analisti per le aziende sostenibili.
Come ha sottolineato Larry Fink, cofondatore e Presidente di Blackrock, nella sua ultima lettera annuale ai CEO, la sostenibilità non è solo una sfida sociale e ambientale, ma anche un imperativo di business.
"Le prossime 1.000 imprese unicorno - ha scritto Fink - non saranno motori di ricerca o social media, bensì innovatori sostenibili e scalabili; startup che aiutano il mondo a decarbonizzarsi e rendono la transizione energetica accessibile a tutti i consumatori".
Secondo il gestore di fondi PwC Luxembourg, gli asset ESG del mercato privato europeo, che nel 2020 rappresentavano il 14,8% del mercato, potranno raggiungere entro il 2025 la cifra di 1.200 miliardi di euro, arrivando a rappresentare oltre il 42% dell'intera base di asset del settore dei mercati privati.
Gli investimenti in sostenibilità sono sempre più diffusi: come ha dichiarato Fabio Panetta, membro del board della Banca Centrale Europea, dal 2015 al 2021 le attività gestite dai fondi d'investimento ESG sono aumentate nel monto di oltre il 170%.
Il terzo punto riguarda l'accesso al credito e agli appalti pubblici e privati.
Infatti già numerose banche, che arrivano a rappresentare il 40% delle attività bancarie globali, hanno aderito al programma delle Nazioni Unite "Net-Zero Banking Alliance" che mira a raggiungere emissioni zero entro il 2050 per quanto riguarda i portafogli di prestiti e investimenti di questi istituti creditizi.
Per rispettare questi parametri molto stringenti le banche devono considerare lo score ESG all'interno delle loro valutazioni analitiche per concedere il credito alle imprese.
Quindi aziende più sostenibili sono soggetti che possono accedere con maggiore facilità a finanziamenti da parte di banche.
Lo stesso tema riguarda l'accesso e l'aggiudicazione delle gare di appalto per le imprese Business to Business (B2B).
Secondo la nostra esperienza, infatti, sempre più enti sia pubblici che privati stanno considerando lo score ESG dei propri fornitori come fattore determinante per l'assegnazione di appalti.
Dal punto di vista istituzionale, l'UE ha introdotto nel 2020 la propria tassonomia e il Piano di Finanza Sostenibile come quadro normativo che mira a promuovere la sostenibilità e a dirigere i flussi di capitale privati verso attività più sostenibili.
Inoltre, nel febbraio 2022 la Commissione europea ha avviato un percorso di consultazioni sulle valutazioni ESG e sull'impatto che queste metriche hanno sul rating di un'azienda, al fine di migliorare e uniformare la qualità delle informazioni sulle quali si basano gli investitori, le imprese e gli altri stakeholder nel processo decisionale che porti verso un'economia più sostenibile.
Su questo fronte, dobbiamo ancora migliorare.
Secondo i dati di ConsumerLab, solo il 28,2% delle 1.915 principali imprese italiane (classifica Mediobanca) presenta un bilancio di sostenibilità.
Migliorare la presentazione degli obiettivi e dei risultati di sostenibilità è una condizione sempre più importante in termini di business e una responsabilità civica delle nostre aziende, non solo verso i nostri clienti, ma verso tutti i cittadini.
Come ha scritto Larry Fink, "ogni impresa e ogni settore ne usciranno trasformati a causa dalla transizione verso un mondo a zero emissioni.
La domanda ora è: voi sarete tra coloro che guideranno il cambiamento o tra chi sarà guidato?".
Andrés Diez, CFO di Minsait in Italia
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